Portale del Circolo del PD di San Marco in Lamis

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giovedì 31 gennaio 2008

Marini incaricato da Napolitano per sondare la possibilità di un governo istituzionale

Ieri il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha affidato a Franco Marini l'arduo compito di sondare il terreno sulla possibilità di un governo istituzionale a termine che possa modificare la legge elettorale. Probabilmente spiragli per un governo di larghe intese che possa fare le grandi riforme in circa un anno, come auspicato anche da Veltroni, non ci sono, visto che i leaders del centrodestra insistono sulle "elezioni subito", ma forse per un governo a tempo determinato che metta mano almeno alla legge elettorale entro pochissimo tempo per andare poi al voto in primavera o a giugno forse qualche possibilità potrebbe esserci. Perciò Napolitano, che ritiene grave uno scioglimento delle camere proprio adesso, ha dato mandato a Marini di verificare se questa possibilità potrà diventare realtà.
Il Presidente del Senato così si è espresso oggi, prima di iniziare la serie di consultazioni in atto già oggi dalle 16.00 a palazzo Giustiniani, «Grandi "svolazzi" sul compito affidatomi non se ne possono fare. Non li posso fare io, né lì voglio fare, perché ritengo assolutamente rilevante il compito datomi dal presidente della Repubblica, rispondendo a una profonda coscienza su questo tema presente nella società italiana». L'intento di Marini è quello di ascoltare anche le varie organizzazioni sociali del Paese con un «invito corale a vedere di trovare un consenso e un'intesa per cambiare la legge elettorale».
P. S.

Bozza del CODICE ETICO del PARTITO DEMOCRATICO

1) PREMESSA
1. Le donne e gli uomini che aderiscono al Partito Democratico riconoscono nella Costituzione italiana la fonte primaria delle regole della comunità politica. Considerano i suoi principi, insieme a quelli sanciti nelle Carte sui diritti umani e sulle libertà fondamentali, il riferimento necessario per vivere l’impegno politico al pieno servizio del bene comune, della giustizia sociale, di un modello inclusivo di convivenza.
2. Oltre al rispetto doveroso delle leggi, il Partito Democratico ritiene che i propri aderenti debbono esprimere nei comportamenti pubblici l’adesione personale e convinta ai principi etici, condivisi in un comune progetto politico, contenuti in questo Codice.

2) PRINCIPI DI RIFERIMENTO DEI COMPORTAMENTI INDIVIDUALI E COLLETTIVI
1. Le donne e gli uomini del Partito Democratico sostengono l’autonomia della politica, perché sia credibile, autorevole e abbia la fiducia dei cittadini. Ritengono che la politica debba assolvere la sua funzione pubblica senza essere subalterna ad alcuno. Al tempo stesso, concepiscono la politica come aperta all’ascolto della società e dei suoi bisogni, rispettosa delle altre autonomie, non autoreferenziale e soprattutto lontana da qualunque pretesa di invadenza e di lottizzazione.
2. Le donne e gli uomini del Partito Democratico riconoscono nel pluralismo una ricchezza e scelgono il confronto democratico come metodo per ricercare sintesi condivise. Riconoscono e promuovono il principio di laicità della politica e delle istituzioni. Si impegnano perché le differenze non siano di ostacolo alla partecipazione ma opportunità di dialogo e di crescita, e perché i diritti e le libertà si impongano sul razzismo e sulla violenza. Contrastano ogni forma di discriminazione nel segno dell’uguaglianza sostanziale. Il contributo delle donne e degli uomini immigrati è caratteristica propria dell’identità del Partito Democratico, che con loro si propone come un’esperienza politica aperta ed interculturale.
3. Le donne e gli uomini del Partito Democratico assicurano l’uguaglianza di genere, nel segno del rispetto e della piena partecipazione politica delle donne. Adottano tempi, modalità e stile della loro attività politica che tengano conto delle responsabilità lavorative, professionali, familiari delle persone. Assumono la democrazia paritaria come criterio di comportamento nell’attività di partito, negli organismi collettivi e in quelli monocratici, come elemento di verifica delle decisioni prese e delle attività svolte. Per questo, gli organi nazionali del Partito Democratico sono tenuti a verificare costantemente il rispetto delle previsioni statutarie in ordine alla parità di genere e a quanto sopra previsto.
4. Le donne e gli uomini del Partito Democratico vivono l’impegno politico all’insegna della responsabilità e, per questo, lo rendono verificabile, sentendo come doveri l’ascolto, il confronto, la presenza, il dare conto del proprio operato. Promuovono le capacità e le competenze, nella convinzione che il riconoscimento dei meriti, del lavoro svolto e dell’esperienza acquisita, così come il rinnovamento dei gruppi dirigenti, diano qualità all’azione politica. Favoriscono la trasparenza dei processi decisionali e la partecipazione democratica nelle forme più inclusive.
5. Le donne e gli uomini del Partito Democratico ispirano il proprio stile politico all’onestà, alla lealtà e alla sobrietà, agiscono con generosità e gratuità. Mantengono con i cittadini un rapporto corretto, non strumentale e costante, non limitato alle scadenze elettorali. Sanno di non dover abusare della loro autorità o carica istituzionale per trarne privilegi; rifiutano una gestione oligarchica o clientelare del potere, logiche di scambio o pressioni indebite.

3) RESPONSABILITA’ PERSONALE E AUTONOMIA DELLA POLITICA
1. Le donne e gli uomini del Partito Democratico si impegnano, in particolare, a:
a) rinunciare o astenersi dall’assumere incarichi o decisioni che abbiano una diretta incidenza, specifica e preferenziale, sul patrimonio proprio, del proprio nucleo familiare o dei conviventi, ovvero dei parenti o affini;
b) rinunciare o astenersi dall’assumere incarichi esecutivi nel Partito (incarichi monocratici nelle città capoluogo di provincia, a livello provinciale, regionale e nazionale; incarichi negli organi collegiali esecutivi di Partito a livello regionale e nazionale) qualora, a causa del ruolo ricoperto in imprese, associazioni, enti o fondazioni, aventi scopo di lucro o titolarità prevalente di interessi economico-finanziari, possa configurarsi un conflitto di interessi tale da condizionare i propri comportamenti;
c) non appartenere ad associazioni che comportino un vincolo di segretezza o comunque a carattere riservato, ovvero che comportino forme di mutuo sostegno, tali da porre in pericolo il rispetto dei principi di uguaglianza di fronte alla legge e di imparzialità delle pubbliche istituzioni;
d) svolgere campagne elettorali orientate ad un uso ponderato e contenuto delle risorse, finanziate in modo trasparente, svolte con correttezza, sempre accompagnate da un rendiconto finale, senza avvalersi per fini personali della pubblicità o comunicazione istituzionali. Si impegnano, inoltre, ad evitare forme di propaganda invasiva, nel rispetto dell’ambiente e del decoro urbano.
2. Ciascun dirigente, ogni componente di governo a tutti i livelli, le elette e gli eletti nelle liste del Partito Democratico si impegnano a:
a) comunicare all’organo di garanzia territorialmente competente, ai sensi dello Statuto, le situazioni personali che evidenziano o possono produrre un conflitto di interessi, ovvero condizionare l’attività del partito o lederne l’immagine pubblica, in primo luogo nel caso di esistenza di un procedimento penale o di adozione di una misura di prevenzione nei propri confronti.
Gli stessi, ove impegnati a livello europeo, nazionale, regionale, provinciale e nei capoluoghi di provincia, comunicano, inoltre:
- la proprietà, la partecipazione, la gestione o l’amministrazione di società ovvero di enti aventi fini di lucro;
- l’appartenenza ad associazioni, organizzazioni, comitati, gruppi di pressione che tutelino o perseguano interessi di natura finanziaria, nonché i ruoli di rappresentanza o di responsabilità eventualmente ricoperti ovvero il loro sostegno;
b) assolvere con competenza, dedizione e rigore le funzioni ricoperte, senza cumulare incarichi che precludano di svolgere compiutamente la responsabilità affidata, evitando in particolare, di:
- sommare più funzioni monocratiche interne al partito;
- assumere o ricoprire contemporaneamente più cariche istituzionali elettive;
- cumulare una funzione monocratica interna al partito con la titolarità di una carica istituzionale monocratica di equivalente o analogo livello territoriale, fatta eccezione per l’incarico di Presidente del Consiglio dei Ministri;
c) rendicontare, con una relazione dettagliata, le somme impegnate individualmente o i contributi ricevuti da terzi e destinati all’attività politica ovvero alle campagne elettorali o alle competizioni interne al partito;
d) evitare l’uso strettamente personale e lo spreco dei beni e delle risorse messi a disposizione in ragione dell’incarico svolto. Evitare, inoltre, l’impiego ingiustificato di risorse, come ad esempio quello per l’acquisto di beni e arredi destinati all’ufficio, sia istituzionale che di partito;
e) rifiutare regali o altra utilità, che non siano d’uso o di cortesia, da parte di persone o soggetti con cui si sia in relazione a causa della funzione istituzionale o di partito svolta.
f) utilizzare i mezzi di comunicazione, favorendo un’informazione corretta dei cittadini sulle vicende politiche ed istituzionali.
3. Ogni componente di governo a tutti i livelli, le elette e gli eletti nelle liste del Partito Democratico si impegnano a:
a) rinunciare o astenersi dall’assumere incarichi esecutivi nelle fondazioni aventi la titolarità prevalente di interessi economico-finanziari, in imprese pubbliche, in società a partecipazione pubblica, salvo che l’incarico derivi da obbligo connesso alla funzione svolta;
b) rendicontare periodicamente, attraverso strumenti informativi e/o iniziative pubbliche, l’attività politica o istituzionale svolta anche con forme di corrispondenza con i cittadini e/o gli elettori;
4. Ogni componente di governo, a tutti i livelli, del Partito Democratico si impegna a:
a) non mantenere un interesse privato specifico nelle materie inerenti il proprio incarico;
b) non conferire né favorire il conferimento di incarichi a propri familiari o, tranne che negli uffici di personale collaborazione, a persone con cui si abbiano rapporti professionali;
c) avvalersi di consulenze esterne soltanto in condizioni di effettiva necessità, con adeguate motivazioni e con modalità di piena trasparenza;
d) astenersi dal partecipare a manifestazioni pubbliche organizzate contro il governo e la giunta di cui si fa parte, senza trarne le dovute conseguenze.
5. Ogni responsabile delle risorse finanziarie del Partito Democratico si impegna a garantire, ad ogni livello, una gestione trasparente dei finanziamenti pubblici e privati ricevuti. L’entità dei finanziamenti ed il loro utilizzo sono resi pubblici e i relativi dati sono accessibili a chiunque.

4) LEALE COLLABORAZIONE E SOSTEGNO ALLA VITA DEL PARTITO
Le donne e gli uomini del Partito Democratico si impegnano a:
1. contribuire personalmente all’attività del partito con uno specifico onere di concorso economico, proporzionale alle indennità percepite per coloro che sono eletti ovvero designati nelle istituzioni;
2. adottare e rispettare percorsi decisionali partecipati, trasparenti, motivati, rispettosi del pluralismo di posizioni politiche e culturali esistenti;
3. favorire l’informazione ed il coinvolgimento degli aderenti e dei sostenitori nella vita del Partito, evitando che le scelte organizzative producano forme di cristallizzazione interne e esclusioni, discriminazioni o condizionamenti, e garantendo che gli orientamenti politico-culturali non siano di ostacolo ma contribuiscano ad una libera dialettica interna al Partito, in coerenza con quell’idea di apertura, trasparenza, partecipazione e pluralismo che sono alla base della nascita del Partito Democratico;
4. promuovere e rispettare le regole per la par condicio nella partecipazione alle competizioni interne, anche in relazione ai limiti di spesa e alle modalità di utilizzo delle risorse economiche;
5. favorire la parità di accesso ai servizi, alle risorse e ai beni comuni nonché il loro impiego corretto e trasparente;
6. incoraggiare l’impegno volontario e scegliere di mantenere tendenzialmente separato il rapporto di lavoro dipendente nel partito dagli incarichi politici;
7. adottare la competenza, la serietà dell’impegno, lo stile, il merito e le capacità personali come criteri prevalenti di discernimento e di valutazione delle persone in relazione agli incarichi e/o alla responsabilità che possono assumere, disincentivando ed evitando di premiare comportamenti trasformistici;
8. non diffondere o utilizzare, senza giustificato motivo, dati, informazioni o documenti riservati conosciuti o ricevuti in ragione dell’incarico svolto o dell’appartenenza al partito.

5) CONDIZIONI OSTATIVE ALLA CANDIDATURA E OBBLIGO DI DIMISSIONI
1. Le donne e gli uomini del Partito Democratico si impegnano a non candidare, ad ogni tipo di elezione - anche di carattere interno al partito- coloro nei cui confronti, alla data di pubblicazione della convocazione dei comizi elettorali, sia stato:
a) emesso decreto che dispone il giudizio;
b) emessa misura cautelare personale non annullata in sede di impugnazione;
c) emessa sentenza di condanna, ancorché non definitiva, ovvero a seguito di patteggiamento;
per uno o più dei seguenti delitti: delitti di criminalità organizzata di competenza della Procura distrettuale antimafia e delitti per cui è previsto l’arresto obbligatorio in flagranza, nonché scambio elettorale politico-mafioso, delitti contro la libertà personale e la personalità individuale, riciclaggio e impiego di danaro di provenienza illecita, attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti, sfruttamento della prostituzione, omicidio colposo derivante dall’inosservanza della normativa in materia di sicurezza sul lavoro.
2. Le donne e gli uomini del Partito Democratico si impegnano a non candidare, ad ogni tipo di elezione - anche di carattere interno al partito-, coloro nei cui confronti, alla data di pubblicazione della convocazione dei comizi elettorali, ricorra una delle seguenti condizioni:
a) sia sta emessa sentenza di condanna, ancorché non definitiva, ovvero a seguito di patteggiamento, per delitti di corruzione nelle diverse forme previste e di concussione;
b) sia stata emessa sentenza di condanna definitiva, anche a seguito di patteggiamento, per uno o più dei delitti di cui al comma 1, ovvero per reati inerenti a fatti che presentino per modalità di esecuzione o conseguenze, carattere di particolare gravità;
c) sia stata disposta l’applicazione di misure di prevenzione personali o patrimoniali, ancorché non definitive, previste dalla legge antimafia, ovvero siano stati imposti divieti, sospensioni e decadenze ai sensi della medesima normativa;
3. Le condizioni ostative alla candidatura vengono meno in caso di sentenza definitiva di proscioglimento, di intervenuta riabilitazione o di annullamento delle misure di cui al comma 2 lett. c).
4. Le donne e gli uomini del Partito Democratico si impegnano a non candidare, ad ogni tipo di elezione - anche di carattere interno al partito-:
a) i proprietari o coloro che ricoprano incarichi di amministrazione di imprese che operano a livello nazionale nel settore della comunicazione, ovvero il loro coniuge, parenti o affini;
b) i proprietari ovvero coloro che ricoprano incarichi di amministrazione di imprese che operano nel settore della comunicazione a livello locale, nel caso in cui l’organo di garanzia territorialmente competente previsto dallo Statuto accerti che - per il rilievo dell’attività dell’impresa - si possa determinare un sostegno privilegiato a loro esclusivo vantaggio.
5. Ove sopravvengano le condizioni di cui ai commi precedenti, gli eletti, i titolari di incarichi all’interno del partito, ovvero il personale di nomina politica, rassegnano le dimissioni dal relativo incarico.

6. ATTUAZIONE DEL CODICE ETICO
1. Lo Statuto indica l’organo competente ad accertare e a pronunciarsi circa le violazioni del Codice etico, la procedura da seguire e le sanzioni da adottarsi.
2. E’ istituito il Comitato per l’attuazione del Codice etico.
3. Il Comitato è costituito da cinque componenti, scelti all’interno del Partito democratico per la loro autorevolezza ed indipendenza, ed eletti dall’Assemblea Nazionale del PD, con una maggioranza pari ai 3/5 dei componenti. Per il regime di incompatibilità dei membri dell’organo e per la durata in carica valgono per analogia le norme previste dallo Statuto del PD per i Collegi nazionali e regionali dei garanti.
4. Il Comitato è competente, in particolare, nel:
a) favorire la conoscenza e il rispetto del Codice etico, anche fornendo pareri o chiarimenti sulle sue disposizioni ovvero intervenendo su tutte le questioni interpretative che possano sorgere;
b) esprimere pareri, dal contenuto vincolante, su segnalazioni di inosservanza del Codice etico indirizzate agli organismi di garanzia previste dallo Statuto;
c) redigere una relazione annuale sullo stato di attuazione del Codice etico, offrendo, ove necessario, proposte di modifica o di integrazione.

mercoledì 30 gennaio 2008

Giovedì 31 gennaio prima importante riunione del Coordinameto di Circolo

Domani alle 19,30 presso la sede del PD di Via Garibaldi si riunirà per la prima volta il neo-eletto Coordinamento territoriale di Circolo. All'ordine del giorno l'individuazione del Segretario di Circolo e dei membri dell'esecutivo. Vista l'importanza della riunione, tutti i membri del Coordinamento, eletti e di diritto, come anche tutti i consiglieri comunali, sono pregati di non mancare.

Coordinamenti territoriali eletti in oltre 20 Comuni - Ragni: “Il radicamento procede spedito e con buona partecipazione”

Superata la boa dei 20 circoli territoriali costituiti in Capitanata nel corso del fine settimana appena trascorso. Tra sabato e domenica, infatti, si è votato – a scrutinio segreto o per acclamazione – a: Accadia, Biccari, Cagnano Varano, Carapelle, Carpino, Casalnuovo Monterotaro, Casalvecchio di Puglia, Chieuti, Faeto, Lesina, Orsara, Monteleone di Puglia, S. Agata di Puglia, S. Giovanni Rotondo, S. Marco in Lamis, Vico del Gargano.A questi si devono aggiungere i circoli già costituiti di: Anzano, Bovino, Candela, Celenza Valfortore e Manfredonia.
Nel corso del prossimo fine settimana, inoltre, le primarie sono già state programmate a: Ascoli Satriano, Deliceto, Ischitella, Rignano Garganico e Rodi Garganico.

In ciascuno di questi Comuni si è proceduto all’elezione dei coordinamenti territoriali, ma anche dei delegati, fino ad ora 62, all’Assemblea provinciale.“
La fase di radicamento sta procedendo anche più celermente di quanto potessimo immaginare appena 10 giorni fa – commenta Aldo Ragni, responsabile provinciale dell’Organizzazione – e con una considerevole partecipazione dei Fondatori del PD (gli elettori delle primarie del 14.10.2008; ndr). Sotto questo profilo, ovunque alle Assemblee comunali hanno partecipato centinaia di persone, anche superando la barriera psicologica del versamento di 5 euro per il ritiro dell’attestato. Alla luce di questi risultati – conclude Ragni – è certo che riusciremo a centrare l’obiettivo organizzativo di avere circoli del PD in tutti i Comuni della Capitanata entro il 17 febbraio”.

da www.pdfoggia.it

martedì 29 gennaio 2008

PRIMARIE CITTADINE - Risultati in dettaglio

RISULTATI PRIMARIE - SAN MARCO IN LAMIS


TOTALE

MASCHI

FEMMINE

ELETTORI AVENTI DIRITTO (14 OTTOBRE 2007):

643

402

241

PERCENTUALI


62,5 %

37,5 %

ELETTORI (PRIMARIE 27 GENNAIO 2008):

240

154

86

PERCENTUALI

37 % DEGLI AVENTI DIRITTO

64,1 %

35,9 %

RISULTATO LISTE COORDINAMENTO TERRITORIALE CITTADINO:

LISTA MASCHILE


CANDIDATI

VOTI

%

1

CIAVARELLA LUIGI ANTONIO

64

26,6

2

SOCCIO PAOLO

41

17,1

3

CIAVARELLA MAURO

37

15,4

4

CENTOLA TOMMASO

20

8,3

5

PETTOLINO ANTONIO

18

7,5

6

CENTOLA MICHELE

17

7,1

7

VILLANI LEONARDO

11

4,5

8

COLLETTA MICHELE

10

4,1

9

TENACE MICHELE

7

2,9

10

LA SALA ANTONIO

4

1,6

11

TURCO ANTONIO

2

0,8

12

FERRO CIRO

2

0,8

13

ARIMATEA GIUSEPPE

1

0,4


VOTI NON ASSEGNATI

4



SCHEDE NULLE

2


LISTA FEMMINILE


CANDIDATI

VOTI

%

1

NARDELLA GAETANA

54

26,6

2

LA RICCIA LUCIA

41

17,1

3

CIAVARELLA M. m. FANIAA LUCIAATO ________________________________STEFANIA

31

15,4

4

PETTOLINO MARIA LEA

26

8,3

5

NAPOLITANO ANTONIA

24

7,5

6

NARDELLA ARCANGELA

22

7,1

7

TANCREDI MICHELINA

20

4,5

8

NARDELLA LUCIA

13

4,1

9

MARTINO BIANCA

5

2,9

10

GIULIANI MARISA

2

1,6


VOTI NON ASSEGNATI




SCHEDE NULLE

2


RISULTATO LISTE COORDINAMENTO PROVINCIALE:

LISTA MASCHILE


CANDIDATI

VOTI

%

1

SOCCIO PAOLO

201

88,5

2

TURCO ANTONIO

26

11,5


VOTI NON ASSEGNATI

11



SCHEDE NULLE

2


LISTA FEMMINILE


CANDIDATI

VOTI

%

1

NAPOLITANO TONIA

108

53,2

2

NARDELLA ARCANGELA

95

46,7


VOTI NON ASSEGNATI

35



SCHEDE NULLE

2




DELEGATI ELETTI AL COORDINAMENTO PROVINCIALE: PAOLO SOCCIO, TONIA NAPOLITANO

lunedì 28 gennaio 2008

Resoconto PRIMARIE cittadine di S. Marco in Lamis del 27 gennaio 2008

Ieri a San Marco, presso il Centro Polivalente in via Pozzo Grande, si sono svolte le Primarie cittadine per la scelta dei membri del Coordinamento Territoriale Cittadino e dei due delegati al Coordinamento Provinciale. E' stata innanzitutto una giornata di festa democratica con la partecipazione ed il coinvolgimento dei candidati, da una parte, che hanno dovuto mettersi in gioco e farsi scegliere dagli elettori, e dall'altra parte di tutti i "fondatori" del Partito Democratico, che hanno avuto l'occasione per ritirare l'"Attestato di Fondatore del PD" e per scegliere in maniera diretta i componenti del Coordinamento di Circolo. Gli elettori sono stati 240 (quasi il 40% degli aventi diritto), parecchi, molti più di quanto si aspettassero i dirigenti provvisori del partito, considerando il fatto che per votare era necessario ritirare l'Attestato versando un contributo di 5 €. Questo significa che i cittadini di San Marco, quelli che si interessano attivamente della politica, hanno grande fiducia nel neonato partito e nutrono enormi aspettative per un effettivo cambiamento del modo di fare politica. Essere coinvolti in questa maniera "davvero democratica" genera entusiasmo e sentita partecipazione. Basti pensare che tra i votanti vanno annoverati circa 40 giovanissimi dai 16 ai 20 anni che si sono presentati al seggio e ben 4 di essi si erano candidati e risultano eletti.
Tra i candidati al Coordinamento Territoriale i più suffragati rusultano essere Ciavarella Luigi Antonio, meglio conosciuto come "Giggino Canalone", Paolo Soccio (anni 33) e Ciavarella Mauro (19 anni); tra le donne Nardella Gaetana, detta "Nina", La Riccia Lucia (32 anni), Ciavarella M. Stefania (18 anni), Pettolino Maria Lea (23 anni). Insomma un Coordinamento di un partito "nuovo" che certamente nasce "giovane".
I delegati eletti al Coordinamento Provinciale sono Napolitano Tonia e Soccio Paolo.

Giovedì 31 gennaio si riunirà per la prima volta il Coordinamento di Circolo appena eletto per eleggere il Segretario di Circolo.

sabato 26 gennaio 2008

Domani Primarie cittadine: programma della giornata

DOMENICA 27 GENNAIO 2008
PRIMARIE TERRITORIALI del PD a San Marco in Lamis
per eleggere i 20 membri del Coordinamento cittadino
e i due delegati al Coordinamento provinciale

Ricordiamo che per poter votare devi aver ritirato l'Attestato di Fondatore del PD.
Potrete ritirarlo nella stessa sede del seggio, all'entrata , prima di votare.

La scheda per votare sarà unica: all'interno bisognerà specificare 4 nominativi, due maschili e due femminili di cui uno per il Coordinamento locale e uno per quello provinciale. Ecco il FAC-SIMILE della scheda elettorale:


IL SEGGIO IN VIA POZZO GRANDE (CENTRO POLIVALENTE) SARA' APERTO DALLE 9.30 ALLE 13.30 e dalle 15.30 alle 21.00

Dalle ore 9.30 alle 10.30 verranno raccolte le candidature e si terrà una breve assemblea per la presentazione dei candidati
Le votazioni si apriranno alle ore 10.30 e proseguiranno fino alle 21.00 quando ci sarà lo spoglio delle schede.

Vertice Pd: ora un governo per le riforme

Vertice del PD al loft in piazza S.Anastasia a Roma. Presenti Romano Prodi, Walter Veltroni, Enrico Letta, Massimo D’Alema, Francesco Rutelli, Arturo Parisi, Rosy Bindi, i due capigruppo alle Camere Anna Finocchiaro e Antonello Soro, Pierluigi Bersani, Vannino Chiti, Paolo Gentiloni, Beppe Fioroni, Piero Fassino, Marco Follini e il coordinatore Goffredo Bettini.
Ha dichiarato Prodi: “Non posso essere io la persona che può adempiere al ruolo di guidare un governo per le riforme”. “Se si perde in parlamento, anche solo per un voto”, ha detto Prodi, “vuol dire che questo schema ha perso. Farò il nonno”. E ha aggiunto che nel Pd “c’è l’accordo nel non volere le elezioni anticipate: la nostra linea è quella per un governo che faccia la legge elettorale”.
Prima delle elezioni, dunque, i dirigenti del partito non pensano ad altro se non un governo tecnico che approvi la riforma per la stabilità del paese. “Ci affidiamo alla capacità del presidente della Repubblica”, è stato il commento del vice presidente Franceschini. “Abbiamo fiducia nella sua saggezza, ma credo che un governo di responsabilità nazionale sia la definizione che abbiamo in mente”.
Un invito deciso anche al partito di Forza Italia. “Ci aspettiamo che Berlusconi ascolti gli interessi del Paese e non quelli della sua parte politica”, ha affermato Dario Franceschini. “E’ interesse di tutti costruire un sistema che funzioni, che renda l’Italia competitiva nella capacità di decidere e nella velocità di decisione. Tutte le forze politiche si siedano attorno a un tavolo per fare la riforma elettorale, alcuni cambiamenti istituzionali e la riforma dei regolamenti parlamentari”.

venerdì 25 gennaio 2008

Il Senato sfiducia Prodi

Ieri sera il Senato ha negato la fiducia al governo Prodi con 156 sì, 161 no e un astenuto.
Tra gli eletti nel centrosinistra hanno votato no, oltre a Mastella, Barbato e Dini anche Turigliatto e Fisichella. Il senatore del Campanile, Cusumano, che invece con alto senso di responsabilità aveva dichiarato di votare per la fiducia, è stato aggredito dal suo "compagno" Barbato ed insultato con epiteti indicibili dai banchi del centro-destra. Questo il "livello" civile della nostra democrazia...
Per non dire che molti da destra a sinistra, nei loro interventi, hanno voluto addossare in maniera ingiustificata la colpa della crisi al PD e in particolare a Veltroni.

Si apre una crisi di governo di non facile soluzione. Ci sarà spazio per un governo tecnico o andremo al voto, con questa legge elettorale, al più presto? E' ancora possibile un'ipotesi remota di un Prodi bis?
Cosa succederà inoltre in tutti i consigli comunali, provinciali, regionali, vista la grave colpa dell'Udeur di aver affossato il governo ed il Paese?
Ognuno si prenda ora le proprie responsabilità, come ha fatto lo stesso Prodi in maniera onorevole mettendo nelle mani del Parlamento la questione, e sia chiaro a tutti che il PD non teme affatto le elezioni e che se sarà necessario correrà da solo.
P. S.

mercoledì 23 gennaio 2008

PRIMARIE CITTADINE DOMENICA 27 GENNAIO

DOMENICA 27 GENNAIO 2008

PRIMARIE TERRITORIALI del PD
a San Marco in Lamis


per eleggere i 20 membri del Coordinamento cittadino
e i due delegati al Coordinamento provinciale



Per poter votare devi aver ritirato l'Attestato di Fondatore del PD.

Ti saranno consegnate due schede, una per il Coordinamento locale e una per quello provinciale, sulle quali dovrai scegliere, scrivendone il nome, un uomo ed una donna.

NON MANCARE!
NON SOLTANTO IL PARTITO L'HAI FONDATO TU,
MA SARAI SEMPRE TU A SCEGLIERNE GLI ORGANISMI DIRIGENZIALI!

IL SEGGIO IN VIA POZZO GRANDE (CENTRO POLIVALENTE) SARA' APERTO DALLE 9.00 ALLE 21.00

La Costituzione italiana compie 60 anni: discorso di Napolitano

Oggi in Parlamento il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha tenuto un discorso commemorativo dei 60 anni della nostra Costituzione. Nel passaggio finale ha detto:

"La ricorrenza del 60° anniversario dell'entrata in vigore della Costituzione ci sollecita a un grande impegno comune per porre in piena luce i principi e i valori attorno ai quali si è venuta radicando e consolidando l'adesione di grandi masse di cittadini di ogni provenienza sociale e di ogni ascendenza ideologica o culturale al patto fondativo della nostra vita democratica. Quei principi vanno quotidianamente rivissuti e concretamente riaffermati : e, ben più di quanto non accada oggi, vanno coltivati i valori - anche e innanzitutto morali - che si esprimono nei diritti e nei doveri sanciti nella Costituzione. Nei doveri non meno che nei diritti. Doveri, a cominciare da quelli "inderogabili" di solidarietà politica, economica e sociale, che debbono essere sollecitati da leggi e da scelte di governo, ma debbono ancor più tradursi in comportamenti individuali e collettivi.
Non posso non rilevare come invece troppi siano oggi i casi di non osservanza delle leggi e delle regole, di scarso rispetto delle istituzioni ma anche di scarso senso del limite nei rapporti tra le istituzioni, di indebolimento dello spirito civico e, in ciascuno, del senso delle proprie responsabilità. Così come non posso non esprimere allarme per ogni smarrimento di valori essenziali come quello della tolleranza e della libertà di confronto tra diverse posizioni di pensiero e ideali. Da tutto ciò traggo più che mai l'incitamento a un forte ancoraggio nei principi e nello spirito della Costituzione nata sessant'anni orsono."

Qui è possibile leggere l'intero discorso del Presidente:
DISCORSO DI NAPOLITANO

martedì 22 gennaio 2008

Svoltasi ieri la prima riunione della Direzione regionale.

Prima riunione della Direzione regionale pugliese. Ha detto il Segratrio Emiliano: “Da stasera tutti insieme al lavoro sui contenuti del Partito Democratico pugliese”dando così il via alla Direzione politica regionale del Partito Democratico, organo che raccoglie novantacinque uomini e donne, tra parlamentari, assessori e consiglieri regionali, presidenti di Provincia e sindaci pugliesi di comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti. “Una grande novità”, ha sottolineato Emiliano soffermandosi su questi ultimi, “perché aumenta le capacità del partito di essere vicino alla gente”.
La direzione regionale ricoprirà un ruolo fondamentale per ciò che riguarda decisioni e strategie politiche del “più grande partito del centrosinistra”.
All’incontro è intervenuto anche il coordinatore nazionale della fase costituente del Pd, Goffredo Bettini, che ha annunciato la data del primo congresso nazionale del partito. “Sarà ad ottobre del 2009″, ha spiegato, “non è necessario farlo prima. A meno che non si vada alle elezioni anticipate”.

Ecco lo "staff esecutivo" del PD Pugliese:
E' composto da 130 membri, di cui 53 donne. La squadra dello “staff esecutivo”, voluta dal segretario regionale Michele Emiliano, avrà il compito di supportare l’attività di Emiliano e di elaborare la piattaforma politica del partito.
L’esecutivo, coordinato da Giuseppe Pirro, si articola in 17 dipartimenti tematici:

1. Giustizia, legalità e sicurezza.
2. Politiche della salute.
3. Esteri e politiche dell’Unione Europea
4. Cultura e politiche giovanili
5. Economia, Mezzogiorno e politiche comunitarie
6. Partecipazione e cittadinanza attiva
7. Memoria, saperi e ricerca
8. Comunicazione
9. Politiche dello sport
10. Politiche della casa
11. Welfare e politiche di genere
12. Ambiente, energia, infrastrutture e mobilità
13. Lavoro e relazioni industriali e sindacali
14. Innovazione tecnologica, informatizzazione capitale umano.
15. Urbanistica e pianificazione strategica
16. Sviluppo economico
17. Struttura e organizzazione.

Proprio quest’ultimo dipartimento avrà il compito di coordinare e organizzare il lavoro degli altri sedici.

lunedì 21 gennaio 2008

Resoconto dell'Assemblea pubblica del PD del 20 gennaio a S. Marco in L.

Domenica 20 gennaio a San Marco in Lamis, presso il Centro polivalente in via Pozzo Grande, si è tenuta un'Assemblea pubblica sulla costituzione territoriale del Partito Democratico e sulle annesse Primarie locali che si terranno domenica prossima 27 gennaio 2008.
La manifestazione è stata partecipata e diversi sono stati gli interventi e le personalità che hanno preso la parola, è stato inoltre distribuito anche un giornalino-volantino preparato dal Coordinamento provvisorio per illustarare le modalità di voto.
I lavori sono stati aperti dai due membri dell'Esecutivo provinciale del PD: la sammarchese Loredana Leggieri ed il viestano Aldo Ragni, che ha avuto dal Coordinatore Provinciale Paolo Campo il compito di gestire la fase costituente dei circoli in Capitanata.
La Leggieri ha illustrato le modalità di voto per l'elezione dei membri del Coordinamento territoriale cittadino (saranno 20 da eleggere, metà uomini e metà donne) e per l'elezione dei delegati al Coordinamento provinciale (due delegati da eleggere) ed ha invitato i "fondatori" del PD, cioè tutti quelli che hanno partecipato alle Primarie del 14 ottobre, a ritirare l' Attestato di Fondatore del PD a partire da quel momento fino alla giornata dedicata alle primarie, dato che è necessario possederlo per poter esprimere il proprio voto.
Aldo Ragni nel suo intervento ha ricordato che in alcuni comuni si sono già costituiti ufficialmente i Circoli (Bovino, Celenza, Manfredonia) e che in questa due settimane toccherà man mano a tutti i 64 comuni della provincia; la fase costituente terminerà poi entro il 17 febbraio con la elezione all'interno dei Coordinamenti neo eletti dei Coordinatori di Circoli o Segretari territoriali, nonché del Coordinatore provinciale definitivo.
Ragni ha voluto poi fare un punto politico della situazione ed ha affermato che dopo la fase enntusiastica che ha coinvolto tutti per le primarie di ottobre a tanti è sembrato che nei mesi seguenti vi fosse stata una fase di stallo o di disorientamento, invece c'è stato un intenso lavorìo, a volte anche difficile, per attuare quel percorso di "radicamento" del PD che ci siamo proposti.
Il Coordinatore provinciale Paolo Campo ha formato uno staff esecutivo giovane e capace che sta lavorando moltissimo in questa fase costituente del partito per far sì che entro metà febbraio in tutte le raltà comunali il PD siano ufficalmente costituiti ed operanti i Circoli territoriali, in seguito si apriranno anche a livello territoriale i "forum tematici".
Aldo Ragni
si è poi soffermato anche sul prossimo appuntamento elettorale che riguarda l'amministrazione provinciale ed ha affermato che il PD non è caduto nel tranello del referendum pro o contro Stallone, perchè innanzitutto bisogna prima discutere della "vision" che abbiamo della provincia, e che comunque "anche se il bilancio dell'amministrazione di palazzo Dogana è positivo e che nessuno può criticare quanto è stato fatto, è certo anche che, come si dice a scuola, si poteva fare molto di più" ed ha aggiunto: " un partito come il nostro, a vocazione maggioritaria, che vuole guidare i processi di governo, che vuole assumersi la responsabilità della leadership, non può delegare ad altri ma vuole assumersi in prima persona tale responsabilità".
Anche Paolo Soccio, del coordinameto provvisorio, ha voluto fare un punto sulla situazione politica attuale e su quanto il Pd ha già fatto in tre mesi dalla sua nascita. Oltre alla questione della vocazione maggioritaria espressa proprio il giorno prima da Veltroni che ha lanciato il guanto di sfida al leader del centro-destra e quindi della legge elettorale che deve garantire tutti e deve essere condivisa da tutti, ha incentrato il suo intervento sulle capacità di "apertura" che il Pd ha, nuova apertura al dialogo con le altre parti politiche ma anche piena apertura alla società. Così si è espresso Paolo Soccio: " un partito che non si chiude a riccio su se stesso, che non chiude le porte dei suoi organismi al nuovo che si avvicina alla politica per la prima volta, un partito che sa intessere relazioni proficue con tutte le associazioni, i movimenti, i circoli presenti nella società, che sa coinvolgere al suo interno il pensionato e l'adolescente, le donne e gli uomini, i laici e i cattolici, i normodotati e i disabili, gli italiani nati in Italia e gli italiani acquisiti, gli immigrati. La nostra società nell'ultimo ventennio è cambiata moltissimo, è una società plurale, multirazziale, variegata e complessa e il PD vuole essere il luogo d'incontro non solo delle diverse "anime" che l'hanno fondato, ma anche delle diverse sensibilità, esperienze, aspettative, differenze di cui ognuno di noi è portatore". Poi ha aggiunto che certamente per il Pd è centrale il tema del lavoro: "non solo un partito dei lavoratori, magari di lavoratori di un certo settore della società, ma del LAVORO in senso lato, da quello manuale a quello intellettuale, da quello retribuito a quello del volontariato, dal lavoro dell'operaio, del bracciante, dell'operatore sanitario, degli insegnanti, al lavoro di quegli imprenditori che non badino solo al profitto ma che sappiano svolgere la loro funzione sociale, al lavoro degli amministratori che sappiano mettere in atto le aspettative dei cittadini. C'è bisogno oggi, in un momento storico della nostra società in cui tutto sembra essere regolato dal fattore economico, di tornare ad una "dimensione più umana", ad una maggiore presa di coscienza del fatto che siamo degli "animali sociali" e che le relazioni tra gli uomini e le donne devono essere improntate alla solidarietà, al rispetto reciproco, al legame affettivo, ad una condivisione di ideali, di obiettivi civili e democratici, "dimensione" che solo il PD può restituirci".
Invece Antonio Turco ha voluto fare un quadro della situazione locale, ricordando che le diverse "anime" del PD di S. Marco già da anni lavorano insieme e che quindi questo processo di costituzione del partito non ha avuto ostacoli da questo punto di vista e che però l'azione politico-amministrativa deve esser d'ora in avanti ancora più efficace proprio perchè con il gruppo unico il partito è più forte. Ha voluto poi invitare ufficialmente Antonio Cera, attuale Capogruppo del PD a Palazzo Dogana, a ricandidarsi alle ormai prossime elezioni amministrative provinciali, perchè in questo lustro ha fatto già moltissimo per la nostra comunità e i risultati sono visibili a tutti i cittadini, e perchè il paese ha sì bisogno di una "postazione" in provincia, ma soprattutto di una persona capace che possa fare il bene di S.Marco.
Antonio Cera ha voluto brevemente rispondere differendo ad un altro momento e ad altra sede questa discussione, ad un momento successivo quando traccerà un suo personale bilancio della attività amministrativa della Provincia.
In seguito hanno preso la parola Antonio Pettolino, che si è augurato che tutte le promesse e le buone intenzioni iniziali del PD non vengano disattese e che dopo questa fase costituente si passi ad una effettivo cambiamento del fare politica, ad un'azione politica efficace con un importante impegno civile da parte di tutti, secondo Pettolino "l'appartenente al PD dovrà essere riconoscibile nell'ambito lavorativo per l'esempio civile che dovrà dare"; e Matteo Ciavarella (delegato all'Assemblea Costituente regionale) che ha incentrato il suo discorso soprattutto sulla questione della sanità pugliese che ha avviato dei processi virtuosi che nei prossimi mesi porteranno molti più servizi ai cittadini e maggiore efficacia degli stessi.
A chiusura dei lavori si sono registrati i due autorevoli interventi del Sindaco di San Marco il Lamis, Michelangelo Lombardi e dell'Assessore regionale alle politiche sociali, Elena Gentile.
Il Sindaco Lombardi ha illustrato quali sono stati i cambiamenti positivi che il Pd ha determinato sulla scena politica nazionale ed ha insisitito sulla necessità che si crei un soggetto politico forte che abbia il coraggio di prendere le decisioni: "soltanto se abbiamo il coraggio di prendere delle decisioni, assumendocene la piena responsabilità, possiamo evitare il declino della politica e del paese, ed il Partito democratico è l'unico soggetto politico che può assumersi in pieno questa responsabilità e finalmente trasformare la nostra società ".
L'Assessore regionale Elena Gentile ha chiuso i lavori ribadendo il positivo ruolo sociale che questo partito nuovo deve avere e soprattutto e il ruolo sempre più importante che le donne ricoprono nella nostra società e che debbono avere anche nella vita politica.
Questa grande festa democratica si è conclusa con la consegna degli attestati di "Fondatore del PD" da parte del rappresentante del Coordinamento provinciale, Aldo Ragni e di Elena Gentile a due giovanissime democratiche, Lucia Villani (16 anni) e Maria Lea Pettolino ed al più anziano presente all'Assemblea, Angelo Stoduto.
La giovanissima Lucia Villani riceve l'attestato da Elena Gentile ed Aldo Ragni

Angelo Stoduto riceve l'attestato dall'Ass. regionale Elena Gentile ed Aldo Ragni

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