Portale del Circolo del PD di San Marco in Lamis

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martedì 30 settembre 2008

Assemblea pubblica del PD di S.Marco lunedì 6 ottobre

Carissimo democratico, carissima democratica,

cari aderenti e fondatori del Partito Democratico,

innanzitutto ti ringraziamo per il contributo che certamente hai dato alla “Festa democratica e de l’Unità” dello scorso mese di agosto.

La Direzione nazionale ha lanciato già da alcune settimane la campagna di tesseramento.

Il nostro partito vuole essere un “partito solido”che, oltre agli elettori e simpatizzanti, è formato da persone che aderiscono al partito e si sentono attivamente parte di esso e lo fanno con un atto sì simbolico, ma fortemente significativo, quale è il tesseramento.

Anche il Coordinamento del Circolo di San Marco, dopo aver approvato il proprio Regolamento economico-finanziario e del tesseramento, e dopo aver istituito un Ufficio Adesioni, è perciò pronto a partire con la fase di adesione al partito tramite il ritiro della tessera del PD ( la tessera ha validità per i restanti mesi del 2008 e per tutto l’anno 2009).

Perciò ti invitiamo all’ASSEMBLEA del PD che si terrà su tale tema presso

il Circolo del PD, in via G. Garibaldi 24,

lunedì 6 ottobre 2008 alle ore 19,00

Interverranno, oltre al nostro Segretario, Paolo Soccio, l’On. Michele Bordo

e l’On. Michele Galante, in qualità di Presidente dell’Ufficio Adesioni Provinciale per il tesseramento.

Grati per la tua attenzione e certi della tua partecipazione, ti salutiamo cordialmente.

Il Coordinamento del Circolo

del P D di San Marco in Lamis

Salva la scuola

"In un momento difficile per il Paese, in cui la destra cavalca i sentimenti di paura e smarrimento, il governo non propone un progetto organico di riforma della scuola ma applica una mera politica dei tagli, dimenticandone la funzione sociale. Mentre sul sistema formativo si valuta la qualità di un Paese moderno"

Walter Veltroni

Se è vero che è dallo stato della scuola e del sistema formativo in genere che si valuta la qualità di un paese moderno, allora è giusto intervenire nella scuola per cambiare il paese. Ma per fare ciò occorre investire, non tagliare. Il governo propone tagli per 8 miliardi di euro, quasi 100 mila insegnanti in meno e 43mila tagli nel personale tecnico-amministrativo. Questo è quello che vuole Tremonti ma è esattamente il contrario di ciò di cui l’Italia ha veramente bisogno. Con questo governo la scuola passa da settore strategico a solo capitolo di spesa, con conseguenze disastrose.”

Inizia così il discorso del segretario Walter Veltroni all’incontro con il mondo della scuola, a conclusione di “Salva la scuola”, iniziativa promossa dal Pd, iniziata il 26 settembre, con appuntamenti in tutta Italia. “Ci sono aree sulle quali è necessario operare tagli. Ma non è certo quello della scuola il settore in cui portare la spesa pubblica al di sotto della media europea. Il futuro dell’Italia si gioca su formazione, scuola, ricerca e università

Il tema della riforma del sistema scolastico diventa così un’occasione per una riflessione più ampia, che parte dalle misure inadeguate e pericolose che il governo si appresta ad introdurre, ricorrendo alla decretazione e allo strumento della fiducia. Innanzitutto quella che Walter Veltroni considera la misura più grave, cioè la possibilità di essere bocciati anche con una sola insufficienza in pagella, poi la reintroduzione del voto in condotta, misura “figlia dei sondaggi e della politica degli annunci” che finisce con il “favorire l’abbandono scolastico”.
Poi l’abbassamento dell’obbligo scolastico e la riduzione del tempo pieno che, come le altre misure citate, finirà per “aumentare le disuguaglianze e disattendere la missione inclusiva della scuola”, così come delineata dalla Carta Costituzionale.

Partendo dalle critiche il segretario individua quello che deve essere il ruolo dell’intero sistema formativo nella società. Di fronte ad un “deserto di senso” che c’è nei giovani, causato da una “società in cui la formazione si fa tramite la televisioni e si va affermando un sistema di disvalori spetta alla scuola e agli insegnanti il compito di ricreare una società che produca valori”. Una scuola dunque che non abbia come scopo unico quello di insegnare a leggere e scrivere, ma che insegni lo spirito critico e sia strumento di “inclusione sociale”.

Posto che è necessario intervenire in una riforma della scuola necessaria per adeguare l’intero sistema della formazione all’evoluzione dei tempi, proprio su questi temi Walter Veltroni auspica “una riflessione aperta e condivisa, non a seconda della maggioranza che governa”. Il governo invece evita la discussione parlamentare e vuole riproporre “una scuola dal sapore nostalgico che non affronta la complessità delle questioni che la scuola è chiamata ad affrontare”.

Il Partito Democratico propone una riflessione sulla scuola basata su tre dimensioni.
Innanzitutto la valorizzazione dell’autonomia scolastica, “unico strumento utile a garantire una scuola moderna, di qualità e innovativa”. Poi la valutazione, attuando una dinamica di formazione del corpo docente, strumento attraverso il quale “costruire un sistema educativo moderno”. Infine la stabilità del corpo docente, garantendo migliori condizioni retributive e professionali, tanto agli insegnanti di ruolo che all’intero mondo dei precari della scuola.

Il Partito Democratico intende per questo esercitare fino in fondo le funzioni dell’opposizione in sede parlamentare, invitando il ministro Gelmini ad ascoltare il mondo della scuola, per fare in modo che la scuola torni ad essere strumento di inclusione sociale. Non nascondendo le differenze dietro il grembiule, perché è proprio nella scuola che si ha la misura delle pari opportunità.

Queste in sintesi le proposte del PD per riqualificare la scuola:

• Realizzare il patto educativo tra le scuole, le famiglie e gli studenti e approvare in Parlamento nuove norme sugli organi collegiali della scuola
Valorizzare le professionalità degli insegnanti, adeguando gli stipendi in base al merito e stabilendo un piano straordinario e permanente di aggiornamento
Azzerare il precariato e introdurre nuove norme di accesso all’insegnamento
• Riorganizzare gli organici del personale in base alle necessità di ogni singolo istituto
Potenziare l’autonomia scolastica
• Attivare un sistema di valutazione di tutte le istituzioni scolastiche
• Rendere operativo l’obbligo di istruzione a 16 anni per ridurre a zero la dispersione scolastica
• Procedere con il riordino degli istituti tecnici e professionali
• Promuovere una scuola più aperta, integrata con il territorio di appartenenza, che sostenga più cultura, alfabetizzazione informatica, sport, attività sociali e volontariato.


da www.partitodemocratico.it

lunedì 29 settembre 2008

I tagli alla scuola costeranno alla Capitanata 1.600 posti in due anni - Il PD si mobilita per tutelare il sistema scolastico provinciale

Il 3 e il 4 ottobre torna a far tappa in provincia di Foggia il pullman che da oltre 3 mesi sta girando il Paese per sostenere la petizione Salva l’Italia e la partecipazione alla manifestazione nazionale, in programma il 25 ottobre a Roma. In Capitanata, in coincidenza con la presenza dell’autobus democratico, saranno organizzate iniziative e manifestazioni dedicate alla difesa del sistema scolastico. Si parte con la scuola, perché ”il ciclone Gelmini si è abbattuto pesantemente sul sistema scolastico provinciale – afferma il segretario provinciale del PD, Paolo Campo - provocando la perdita di oltre 1.600 posti di lavoro e la cancellazione del sistema educativo a sostegno dell’emersione dalla marginalità dei soggetti più deboli”.
I conti sono presto fatti: applicando le prime direttive di Tremonti, già quest’anno sono stati cancellati 363 posti nell’organico dei docenti e 116 in quello del personale tecnico-amministrativo; inoltre, non è stato possibile attivare circa 30 classi, tra corsi di recupero e serali, che avrebbero consentito l’assunzione di almeno 60 docenti.
Nel 2009, con l’entrata in vigore della direttiva sul maestro unico, la scuola elementare non avrà più bisogno di circa 550 docenti e oltre 300 insegnanti di sostegno.
In più, si prevede di non autorizzare almeno 30 corsi di scuola superiore di 2° grado, quindi di non immettere in ruolo oltre 100 docenti. Mentre altri 100/120 posti di lavoro, tra dirigenti e direttori amministrativi, saranno persi a causa della soppressione di 50/60 istituti scolastici per carenza del numero minimo (500) di alunni.
I dati e le proiezioni evidenziano, a parere di Campo, come “la riorganizzazione della scuola sia fondata esclusivamente sul dato quantitativo - quante classi, quanti docenti, quanti alunni - e non lasci alcuno spazio alle valutazioni di tipo qualitativo da parte degli uffici decentrati – dalla densità abitativa alla viabilità, dalle relazioni con gli Enti locali alle necessità di carattere sociale”.
Ad esempio, “sarà difficile attivare anche il prossimo anno, alle Isole Tremiti, un posto di scuola primaria e una classe di 1° grado rispettivamente frequentate da un solo alunno”; così come “è altamente probabile che i ragazzi di Vieste interessati a seguire i corsi del liceo classico dovranno spostarsi a Manfredonia o Vico del Gargano, perché già quest’anno la sezione non avrebbe dovuto essere autorizzata per la mancanza di 2 neoiscritti sui 20 previsti”. In entrambi i casi, “fortunatamente, è prevalsa l’autonomia e il buon senso dell’attuale dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale – sottolinea il segretario provinciale del PD – ma il prossimo anno potrebbe avere la meglio il rigoroso rispetto delle direttive ministeriali”.
Le stesse che impongono di sottrarre l’autonomia agli istituti scolastici con meno di 500 alunni, “ma non prevedono nulla per contrastare il fenomeno del sovraffollamento, da cui derivano gravi problemi alla didattica e alla qualità del servizio”.
La concezione ragionieristica del sistema scolastico – sottolinea Paolo Campo – non tiene in alcun conto la funzione sociale e civica svolta dalla scuola, ancor più carica di significati nelle zone socialmente ed economicamente marginali, e presume la rapida entrata in vigore del federalismo fiscale, con il conseguente trasferimento sull’Ente Regione dei costi relativi all’educazione, l’istruzione e la formazione nelle aree disagiate. Quanto accadrà è facilmente predicibile: le Regioni più ricche avranno una scuola migliore; i ragazzi che vivono nelle Regioni più ricche otterranno risultati formativi migliori e avranno maggiori possibilità di inserimento nel mondo del lavoro; gli investimenti in ricerca e innovazione si polarizzeranno ulteriormente, rafforzando la capacità attrattiva delle Regioni più ricche nei confronti delle attività imprenditoriali ad alto contenuto tecnologico. E le Regioni più ricche – conclude il segretario provinciale del PD – sono quelle leghiste del Nord”.

da www.pdcapitanata.it

venerdì 26 settembre 2008

Campo: “A Lucera è stata superata la soglia di guardia Serve collaborazione istituzionale e impegno civico a tutela della legalità”

Esprimere sincera e concreta solidarietà a Vincenzo Morlacco, personale prima ancora che istituzionale e politica, è un atto dovuto dell’intera comunità lucerina e foggiana, perché a Lucera è minacciata l’autorevolezza e la funzionalità delle istituzioni democratiche”. E’ il commento di Paolo Campo, segretario provinciale del PD, alla notizia del “nuovo gesto criminale che minaccia l’incolumità e la serenità del sindaco lucerino e della sua famiglia, ai quali l’intero Partito Democratico si stringe in un affettuoso abbraccio”.
Mi pare fuor di dubbio che a Lucera sia stata superata la soglia di guardia – continua Campo – e mi pare altrettanto evidente che ne sono ben consapevoli tanto la Procura che le forze dell’ordine, considerate l’attenzione e l’impegno profuso nelle attività investigative. Ora tocca all’intera comunità lucerina assumere la responsabilità di difendere se stessa offrendo piena collaborazione a chi svolge le indagini e sostenendo, anche moralmente, il proprio sindaco in queste drammatiche ore. Mentre mi auguro che la politica sappia trovare le motivazioni necessarie a favorire la soluzione dei problemi che bloccano l’attività amministrativa da troppo tempo ed hanno appannato l’autorevolezza istituzionale del Comune. A nessuno di noi è consentito rimanere inermi e indifferenti – conclude Paolo Campo – di fronte a gesti criminali che mirano a condizionare l’attività e l’agibilità stessa delle istituzioni democratiche”.

Luciano Mineo: “No al nucleare, la Puglia già produce energia in eccesso”

"Le voci - rilanciate dalla senatrice Manieri - secondo le quali il governo nazionale avrebbe ipotizzato la localizzazione in Puglia di una centrale nucleare e delle scorie delle vecchie centrali nucleari suscitano allarme. La nostra Regione si è dotata di un Piano energetico e ambientale. Sta lavorando con grande determinazione per promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili. I risultati sin qui raggiunti sono straordinari: la Puglia è la Regione leader in Italia nel settore dell'eolico e, presto, lo sarà nel settore del fotovoltaico. Sta mettendo in campo progetti di grande importanza nel campo della sperimentazione, soprattutto collegata alla utilizzazione dell'idrogeno. Il progetto è quello di aumentare la produzione di energia all'interno di un progetto più complessivo di riconversione ecologica, basato sull'aumento della produzione derivante da fondi rinnovabili e sulla contemporanea riduzione della produzione derivante da tecnologie inquinanti. Ma il dato più importante, da cui non si può prescindere, è quello relativo ai livelli di produzione energetica. Com'è noto, la Puglia produce l'88% in più di energia rispetto al proprio fabbisogno. E', dunque, una Regione, almeno da questo punto di vista, assolutamente virtuosa, nel senso che da anni - e, oggi, ancora di più - si fa carico di una parte rilevante del fabbisogno energetico dell'intero Paese. Come è pensabile che una Regione che si è fatta carico e continua a farsi carico della produzione di una grande quantità di energia per il resto del Paese, possa essere individuata come territorio in cui allocare una centrale nucleare e una parte delle scorie delle vecchie centrali nucleari? Il grande problema che si pone è, se mai, come compensare la Puglia per l'impegno di cui si è fatta carico sino ad oggi al servizio dell'Italia, non solo in campo energetico ma anche in quello dei rifiuti di Napoli. Questo è il tema sul tappeto e, certamente, non altro".

da www.pdpuglia.net

mercoledì 24 settembre 2008

Regolamento per le Primarie dei Giovani - 17 e 18 ottobre 2008

Regolamento per le Primarie della Costituente dell’Organizzazione Giovanile del Partito Democratico

Art. 1 Costituzione dell’organizzazione giovanile del PD

1.L’organizzazione giovanile del PD si costituisce mediante elezioni primarie aperte a tutti i giovani di età compresa tra i 14 e i 29 anni che sottoscrivono l’Appello per l’Organizzazione Giovanile del Partito Democratico, nel proprio territorio di appartenenza.
2.I partecipanti alle primarie, al momento del voto, versano la cifra di 1€ quale contributo all’autofinanziamento per lo svolgimento delle stesse.
3. Le elezioni primarie si terranno su tutto il territorio nazionale, il 17 e 18 ottobre.
4.I seggi rimarranno aperti dalle 10 alle 18 il 17 ottobre e dalle 14 alle 24 il 18 ottobre, fatto salvo per seggi speciali individuati in accordo con il CPR.

Art. 2 Il “Manifesto fondativo”

Il “Manifesto Fondativo” dell’organizzazione giovanile del PD, nello spirito della più ampia partecipazione, viene elaborato dal Tavolo Nazionale entro il 28 di settembre e rappresenta la base per la discussione politica nelle Assemblee Fondative Territoriali.

Art 3 Il Comitato Promotore Nazionale (CPN)

Il Comitato Promotore Nazionale coordina la fase costituente dell’organizzazione giovanile del PD. E’ convocato e presieduto da un dirigente del partito incaricato dal segretario politico.
Il CPN:
• Predispone la bozza di “Manifesto Fondativo”, lo inoltra ai Comitati promotori Regionali e Provinciali e ne cura la pubblicità e la più ampia diffusione fino alle Assemblee Fondative Territoriali.
• Predispone la Bozza di Statuto Nazionale che sarà emendata e approvata dall’Assemblea Costituente Nazionale
• Raccoglie le candidature a Segretario Nazionale ai sensi dell’art 6 comma 1 del regolamento
• Nomina i Comitati Promotori Regionali, composto ognuno da 5 a 15 componenti.
• In base al numero di componenti dell’Assemblea Nazionale stabilito all’art. 10 comma 1 del regolamento assegna ad ogni Provincia, in base ad un riparto Regionale, il numero loro spettante di delegati in ragione, per il 50% in base alla popolazione di ogni regione e per il restane 50% delle percentuali prese dal PD nelle elezioni della Camera dei Deputati in ogni singola regione.
• Decade al momento dell’elezione della presidenza dell’assemblea Nazionale.

Art 4 Il Comitato Promotore Regionale (CPR)

Il Comitato Promotore Regionale coordina lo svolgimento delle elezioni primarie dell’organizzazione in ciascuna regione.
Il CPR:
• Nomina i Comitati Promotori Provinciali composto ognuno tra i 5 e i 15 componenti.
• Nomina il collegio regionale dei garanti composto da 3 componenti.
• Svolge le funzioni di Presidenza dell’Assemblea Costituente Regionale.
• Decade al momento dell’elezione dell’assemblea Nazionale e Regionale.


Art 5 Il Comitato Promotore Provinciale (CPP)

Il Comitato Promotore Provinciale coordina la fase costituente dell’organizzazione in ciascuna provincia.
Il CPP:
• Coordina le primarie nel proprio territorio, garantendone il regolare svolgimento.
• Individua e gestisce l’apertura dei seggi elettorali. Per l’apertura di un seggio il CPP assicura, preventivamente, la presenza di un presidente e di minimo due scrutatori. Il numero dei seggi non potrò essere inferiore alla metà dei delegati assegnati ad ogni provincia.
• Assicura la massima partecipazione alle Assemblee Fondative Territoriali o d’Ambiente ed il regolare svolgimento delle stesse. Accoglie le dichiarazioni di intenti o gli ordini del giorno presentati, discussi nelle Assemblee Fondative Territoriali o d’Ambiente.
•Istruisce la presentazione degli stessi nelle Assemblee Regionali.
•Decade al momento della convocazione dell’assemblea nazionale.

Art 6 Candidatura a Segretario nazionale

1. La candidatura a Segretario nazionale deve essere presentata al CPN entro il 3 ottobre e deve essere corredata da almeno 600 firme in non meno di 5 regioni e almeno 50 in ognuna di esse raccolte su moduli nazionali scaricabili dal sito del Pd. Ciascun candidato, oltre a sottoscrivere il manifesto dell’organizzazione, è tenuto a presentare un proprio documento politico d’intenti.
2. Il segretario Nazionale è eletto mediante elezioni Primarie aperte a tutti i giovani tra i 14 e i 29 anni lo stesso giorno delle elezioni per i delegati all’Assemblea Nazionale e Regionale.

Art 7 Assemblee fondative, territoriali o di ambiente

1. Per favorire la più diffusa partecipazione possibile alle elezioni primarie e per stimolare la più ampia ed approfondita discussione politica sono organizzate Assemblee Fondative di carattere Territoriale o di Ambiente.
2. In tutte le Assemblee Fondative Territoriali o di Ambiente devono essere previste sedute di discussione e sul Manifesto Fondativo e sui documenti politici.
3. Le Assemblee Fondative Territoriali o di Ambiente si terranno tra il 4 e il 15 ottobre e saranno promosse dai CPP.
4. I nomi dei partecipanti verranno registrati in un apposito elenco dei partecipanti.

Art 8 Elezioni dei delegati all’Assemblea Nazionale.

1. Tutti i partecipanti alle Elezioni Primarie, previo il pagamento di 1 € e la sottoscrizione dell’Appello acquisiscono il titolo di fondatori dell’organizzazione giovanile del PD.
2. I dati dei partecipanti verranno registrati in un apposito albo degli aderenti.
3. Sarà cura della Presidenza del Seggio e riportare i risultati della discussione delle votazioni al CPP, nonché l’elenco dei partecipanti.
4. I delegati all’Assemblea Nazionale si eleggono con una lista unica aperta e la preferenza singola di genere. Ogni candidato può presentare la propria candidatura al CPP entro i tre giorni precedenti il giorno delle votazioni presentando un minimo di 30 firme. Ogni persona può firmare a sostegno di una singola candidatura.
5. Nel locale del seggio devono essere esposte le liste dei candidati e delle candidate a delegato.
6. Sarà cura del Presidente del seggio riportare al CPP i risultati delle votazioni.
7. Il CPP, d’intesa con il CPR e seguendo la normativa del CPN, prevede all’interno del territorio provinciale, l’ubicazione dei seggi che concorreranno alla elezione dei delegati all’Assemblea Costituente Nazionale. Per favorire la più diffusa partecipazione possibile alle Primarie tali luoghi dovranno essere luoghi di massima visibilità e presenza giovanile ( piazze, luoghi di studio, ecc…)

Art 9 Elezioni dei delegati all’Assemblea Regionale

1. Nello stesso giorno e negli stessi luoghi delle elezioni dei delegati all’Assemblea Nazionale avvengono le elezioni dei delegati all’Assemblea Regionale.
2. I delegati all’Assemblea Regionale si eleggono con una lista unica aperta e la preferenza singola di genere. Ogni candidato può presentare la propria candidatura al CPP entro i tre giorni precedenti il giorno delle votazioni presentando un minimo di 15 firme. Ogni persona può firmare a sostegno di una singola candidatura.
3. Nelle vicinanze del seggio devono essere esposte le liste dei candidati e delle candidate a delegato.

Art 10 L’assemblea nazionale

L’assemblea nazionale è composta da 1000 membri eletti in rappresentanza delle diverse realtà regionali.
• Proclama Segretario Nazionale il candidato che ha ottenuto la maggioranza assoluta dei voti, espressi in maniera libera e segreta.
• Qualora il documento presentato dal candidato non fosse approvato nella modalità suddetta si provvederà all’elezione del Segretario nazionale con voto segreto di tutti i costituenti nazionali.
• Emenda ed approva il Manifesto Fondativo.
• Elegge la direzione nazionale.
• Vota nome e simbolo dell’organizzazione.
• Approva lo statuto ( vedi partito!)
• Definisce il percorso di costruzione dei livelli territoriali.
• Convoca il primo congresso dell’organizzazione giovanile.
• Compie tutti gli adempimenti che l’assemblea stessa riterrà opportuno e svolge tutte le funzioni che gli saranno delegate dallo statuto nazionale.

Art 11 L’Assemblea Regionale

L’assemblea regionale è composta un numero di membri eletti in rappresentanza delle diverse realtà provinciali
• E’ l’organo di coordinamento e direzione politica dell’organizzazione giovanile all’interno del territorio regionale.

Art 12 Partecipazione on line

Il “Manifesto fondativo” sarà pubblicato on line su www.partitodemocratico.it i commenti,le osservazioni, le proposte di emendamento al manifesto raccolte via internet, saranno oggetto di discussione delle assemblee Fondative.

Art 13 Norme transitorie

1. Gli eletti di ciascuna provincia in assemblea regionale e nazionale hanno funzione di coordinamento politico fino a elezione degli organi territoriali;
2. L’ assemblea Regionale viene convocata per la prima volta dal CPR regionale;
3. Per quanto non previsto nel presente Regolamento si fa riferimento allo Statuto del PD e alle ulteriori deliberazioni del CPN che saranno emanate solamente ad integrazione del presente regolamento.
4. L’applicazione del presente regolamento è responsabilità del CPN che si costituirà in Ufficio Tecnico anche suddividendosi in commissioni al fine di garantire il corretto svolgimento del percorso costituente.

martedì 23 settembre 2008

Giostre e giostrai


Cittadini,
anche a seguito di qualche polemica che ha accompagnato l’
organizzazione della festa di San Matteo, crediamo che sia necessario fornire alcuni chiarimenti.

In merito allo
spostamento delle giostre nel parcheggio di Borgo Celano si precisa che per l’allocazione delle giostre la legge prevede nuovi e più pressanti standards di sicurezza a cui anche la nostra città si è adeguata adottando un regolamento.
Peraltro, già da tempo, non vi è più lo spazio fisico per ospitare le giostre al centro della città e anche lo spostamento delle giostre piccole si è reso necessario perché a tutti gli operatori fosse garantito un uguale trattamento.
Chi si è recato presso l’area destinata alle giostre ha verificato che ve ne erano molte di più che negli anni passati ed in condizioni di maggiore sicurezza per gli utenti.

In merito ai costi affrontati dal Comune per la realizzazione del Gazebo in cui la Pro Loco e i fornai hanno promosso con grande successo i prodotti locali da forno, si precisa che il gazebo è stato realizzato con un
finanziamento del GAL Gargano ed a fronte di un costo complessivo di 21.000 euro il comune di San Marco ha speso la cifra irrisoria di 2.500 euro.

Anche per organizzare la festa il Comune ha dato un contributo contenuto, in linea con la
politica di rigore finanziario adottata in questi due anni, garantendo comunque la realizzazione della festa e senza dissanguare le casse comunali come invece avveniva durante le allegre gestioni da “Paese dei balocchi” da parte dei “giostrai” di un recente passato.

San Marco in Lamis, 23.09.2008
Il Circolo del Partito Democratico

Dino Marino rieletto presidente della commissione Sanità

Tutti i componenti delle commissioni consiliari sono stati convocati, come da statuto, dal presidente del Consiglio regionale Pietro Pepe, per l’elezione delle presidenze di tutte le commissioni.
Sono orgoglioso – ha detto il consigliere PD, Dino Marino - di comunicarvi che sono stato rieletto, all’unanimità, presidente della commissione Sanità della Regione Puglia. Un risultato che premia l’impegno e il lavoro svolto in questi anni per dare voce, in un settore nevralgico come le politiche della salute, ai bisogni dei cittadini. Continuerò ad essere a disposizione di tutti”.

giovedì 18 settembre 2008

Il governo strozza la scuola


Firma la petizione!
Il 25 OTTOBRE anche noi democratici sammarchesi saremo a Roma per la manifestazione nazionale.

Ti aspettiamo a San Marco in Lamis presso il circolo in via Garibaldi
per prenotarti per il pulman e potrai così far sentire anche la tua voce!

Se sono un democratico...


Se sono un democratico, mi riguarda la vita di un operaio che lavora tutto il giorno davanti alla pressa, e che alla fatica deve aggiungere la preoccupazione di un salario troppo basso per poter garantire ai propri figli tutto ciò che un padre vorrebbe.

Se sono un democratico, mi riguarda l’incertezza di una giovane mamma che vorrebbe poter dedicare il tempo più bello alla cura del suo bambino piccolo e poi poter ricominciare serenamente a lavorare, e che invece sa che questo diritto non è detto le sia garantito.

Se sono un democratico, è anche mia l’angoscia di un giovane precario che ha studiato per anni e non ha un lavoro che dia sicurezza al suo futuro. E vive nell’ansia e non nella speranza.

Se sono un democratico, mi riguarda il desiderio di un artigiano, di un imprenditore, di riuscire a concretizzare il suo progetto, di vedere la sua attività, la sua azienda, crescere e competere senza doversi scontrare ogni giorno con la burocrazia o con una concorrenza sleale e per questo imbattibile.

Se sono un democratico, mi riguarda la speranza di un pensionato di ricevere, dopo tanti anni di onesto lavoro, una pensione dignitosa, e di sentirsi vivo, attivo, utile, nel momento in cui la vita regala saggezza e tempo per dedicarsi agli altri o anche per svolgere una piccola e regolare attività lavorativa.

Se sono un democratico, mi riguarda l’amore speciale che abita in una famiglia che ha un bambino disabile, autistico o down, e mi riguarda l’ansia con cui questi genitori guardano al suo futuro se al loro fianco non c’è la solidarietà e il concreto sostegno della comunità e delle istituzioni.

Questi uomini, queste donne, sono miei fratelli, sono mie sorelle. Ed è così perché non penso solo a me stesso, perché non mi concepisco se non insieme agli altri, perché tengo molto a quello che sono e che voglio fare, all’“io”, ma conosco la bellezza delle relazioni umane, dello stare in una società, e riconosco l’importanza del “noi”.

Walter Veltroni

(Intervento conclusivo di Walter Veltroni alla scuola estiva di politica del PD. Il discorso si è tenuto al palasport di Sinalunga ed è stato il coronamento di una tre giorni di formazione di altissimo livello, che ha visto la partecipazione di oltre 800 studenti.)

Puoi leggere l' intervento integrale qui:
http://www.partitodemocratico.it/gw/producer/dettaglio.aspx?ID_DOC=59064

lunedì 15 settembre 2008

10.000 VISITATORI IN UN ANNO


Il nostro blog ha raggiunto il traguardo di 10.000 visitatori in un anno.
Complimenti a www.pdsanmarco.it e al Circolo del PD di San Marco in Lamis!

Gaetano Cusenza interviene sulla soppressione di un corso serale all’alberghiero ‘Lecce’

A San Giovanni solo il primo di una lunga serie di tagli al sistema scolastico provinciale

La chiusura del corso serale per lavoratori, attivo presso l’Istituto alberghiero, rischia di essere solo il primo di una lunga serie di tagli all’offerta formativa provocati dalle decisioni del Governo Berlusconi”. Lo afferma Gaetano Cusenza, consigliere provinciale del Partito Democratico, apprendendo la notizia della mancata attivazione, per il nuovo anno scolastico, della prima classe serale al ‘Michele Lecce’ di San Giovanni Rotondo.

L’eventuale perdita di questo corso – continua Cusenza – potrebbe essere il segnale più evidente che dobbiamo prepararci ad un anno segnato da grandi difficoltà, tanto per i cittadini che per gli operatori della scuola.
In sinergia con il sindaco di San Giovanni, stiamo provando ad evitare questo taglio, che penalizzerebbe decine di lavoratori del settore turistico, centrale per lo sviluppo della nostra città e dell’intero territorio provinciale.
Quanto sta accadendo al ‘Michele Lecce’ è un segnale che anche l’Amministrazione provinciale dovrebbe cogliere – conclude Gaetano Cusenza – e che rende ancora più urgente la convocazione, da parte dell’assessore provinciale alle Politiche scolastiche, di un incontro con i dirigenti scolastici e i sindacati del settore scuola per fare il punto della situazione ed approntare le contromisure necessarie”.

sabato 13 settembre 2008

Piano Salute Puglia, Mongiello (PD): “Ecco un modello alternativo al federalismo anomalo del centrodestra”

Il Piano della Salute della Regione Puglia, appena approvato dal centrosinistra, rappresenta un modello alternativo al federalismo anomalo del centrodestra”. Lo afferma la senatrice del Pd, Colomba Mongiello, esprimendo “un plauso alla Giunta regionale guidata da Nichi Vendola ed a quanti, assessori e consiglieri regionali del PD in particolare, hanno contribuito a centrare questo obiettivo politico e amministrativo di assoluto rilievo”.
Il metodo della concertazione, con gli utenti, gli operatori e gli enti locali, adottato per la sua stesura – continua la senatrice del PD – è cosa di significato e contenuto ben diversi dall’osceno e centralistico accordo tra PdL e Lega nord, che finirà con il penalizzare le comunità meridionali. Ora, le istituzioni del Sud possono esaminare ed analizzare il lavoro svolto dalla Giunta Vendola per rintracciare le ragioni e gli strumenti di un nuovo impegno politico e programmatico. Nel momento di massima crisi del centrosinistra, dalla Puglia giunge un segnale di grande vitalità e capacità di governo – conclude Colomba Mongiello – che segnala, ancora una volta, il fallimento del centrodestra e del suo leader pugliese”.

Roma, 12 settembre 2009

Il PD si schiera al fianco del sindaco e della comunità di San Nicandro Rilanciata la proposta dell’Osservatorio provinciale sulla sicurezza

”La politica deve assumere il coraggio delle parole; di parole chiare e nette. Per questa ragione, annuncio fin d’ora che il Comune si costituirà parte civile nei processi che hanno minato la serenità e le prospettive di sviluppo della comunità di San Nicandro Garganico”. Il sindaco del centro garganico, Costantino Squeo, sintetizza così il senso della convocazione straordinaria del Consiglio comunale monotematico sul tema dell’emergenza sicurezza, in programma questo pomeriggio. Iniziativa “sostenuta con forza dall’intero Partito Democratico di Capitanata – ha sottolineato il segretario provinciale, Paolo Campoche si schiera con decisione al fianco del sindaco e dei cittadini per contrastare la sfida criminale”.
Questa mattina, nella sede del Comitato provinciale del PD, si è svolta una conferenza stampa – cui hanno partecipato, oltre a Campo e Squeo, i parlamentari Michele Bordo e Colomba Mongiello – per denunciare il rischio che l’azienda aggiudicataria del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti a San Nicandro “arrivi a risolvere il contratto – ha affermato il sindaco sannicandrese – a causa degli attentati subiti in agosto, che hanno provocato oltre 300.000 euro di danni”. Ma anche per rilanciare l’Osservatorio provinciale per la promozione della legalità e della sicurezza: “Figurava tra i nostri obiettivi programmatici in campagna elettorale – ha detto Campo – e, a riprova della concretezza della nostra azione, lo abbiamo articolato e lo sottoporremo quanto prima all’attenzione del Consiglio e della Giunta provinciali, sollecitandone l’adozione”. Nell’incontro con i giornalisti, l’on. Michele Bordo è tornato sul tema dell’istituzione del commissariato di Pubblica Sicurezza a San Nicandro, sollecitando il Governo a “non offrire risposte burocratiche: sappiamo bene che le circolari ministeriali vincolano tale atto a parametri demografici e territoriali, ma così non faremmo i conti con il quadro emergenziale di quest’area”. “Siamo giunti ad un bivio – ha concluso il deputato del PD – dobbiamo decidere se San Nicandro può e deve entrare nel circuito sano dell’economia provinciale o essere abbandonata a se stessa”.
La senatrice Colomba Mongiello, invece, è tornata sul tema delle scarcerazioni dei presunti boss e killer mafiosi: “Un atto grave, perché mina il tentativo che la comunità di San Nicandro sta compiendo per tornare alla normalità”. Di qui la richiesta, indirizzata al ministero della Giustizia, di “farci conoscere rapidamente gli esiti dell’ispezione disposta dopo le nostre interrogazioni alla Camera e al Senato, e i provvedimenti che saranno adottati per rendere evidenti le eventuali responsabilità”.

GLI ATTENTATI. Nel mirino di ignoti attentatori è finita la Enerambiente, società veneta aggiudicataria del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Alla vigilia dell’inizio delle attività, ha subito due attentati incendiari, che hanno distrutto una macchina e 200 cassoneti. Ammontare del danno: oltre 300.000 euro. “Questa è stata la reazione all’individuazione di una società al di fuori di un sistema consolidato”, ha affermato il sindaco di San Nicandro, annunciando la costituzione di parte civile “quando saranno individuati, perché saranno individuati, i responsabili di questi atti”. Iniziative, questa e la convocazione del Consiglio comunale monotematico sulla sicurezza, che “è stato un errore non fare quando, qualche anno fa, nelle strade e nei campi di San Nicandro scorreva il sangue dei morti ammazzati”.

L’OSSERVATORIO. “E’ necessario che tutte le istituzioni si impegnino nell’azione di promozione della legalità e della sicurezza”, ha affermato Paolo Campo presentando la proposta di delibera per l’istituzione dell’Osservatorio Provinciale per la Legalità e la Sicurezza. L’obiettivo è costruire un sistema di norme che mira al sostegno di “iniziative per realizzare progetti di rilievo provinciale in materia di sicurezza e promozione della legalità, con prioritaria attenzione a: a) diffondere una cultura della legalità e un’ordinata e pacifica convivenza civile anche, previe intese, attraverso il sistema formativo; b) promuovere azioni di superamento del disagio giovanile e familiare, nonché di contrasto dei fenomeni di violenza e sfruttamento e di integrazione multiculturale e multietnica; c) attivare forme di più stretta collaborazione, anche nel trattamento di dati statistici, tra le forze dell’ordine e le polizie locali presenti nel territorio della Provincia di Foggia d’intesa tra gli enti; d) svolgere attività di documentazione, ricerca, comunicazione e informazione” (art.2). “Sostenere vuol dire anche investire risorse finanziarie – ha sottolineato il segretario provinciale del PD – che noi riteniamo prioritario indirizzare verso contributi per la sicurezza delle piccole e medie imprese, misure di sostegno alle vittime di reati come il racket e l’usura, formazione della polizia locale e potenziamento delle capacità operative della Polizia provinciale”. “E’ anche con questi strumenti che le istituzioni locali diventano attori del sistema territoriale di sicurezza – ha concluso Paolo Campo – Noi tutti siamo grati alle forze dell’ordine e alla magistratura per l’impegno profuso e il sacrificio compiuto quotidianamente in queste aree difficili; mal ripagati dal Governo, che usa l’esercito come uno spot e taglia fondi e mezzi agli apparati di sicurezza. Dobbiamo fare la nostra parte per incrementare i livelli di sicurezza dei cittadini e delle imprese, se vogliamo migliorare la qualità della nostra vita e garantirci sviluppo e lavoro”.

Raccolte già 2.500.000 firme

"Siamo arrivati a due milioni e mezzo di firme e non credo avremo problemi a raggiungere l'obiettivo dei cinque milioni tra le 3500 feste del pd che sono in corso in tutta Italia e le iniziative messe in campo per le prossime settimane". Lo spiega il coordinatore organizzativo del Pd, Giuseppe Fioroni, che ieri ha fatto il punto con i segretari regionali e provinciali sulla raccolta delle firme per la petizione 'Salva l'Italia'.

Insieme alla petizione, procede anche il tesseramento. Sono già state consegnate alle strutture del Pd le prime 500mila tessere, le altre 500mila sono in corso di stampa. Il calendario della mobilitazione è in gran parte stabilito: si comincia con la scuola, il 26 e 27 settembre, con una manifestazione cui parteciperà il segretario, il 29 a Roma. Poi sarà la volta del caro vita, davanti a mercati e supermercati, dal 3 al 6 ottobre.

Di seguito il testo della petizione.
Per firmare puoi recarti presso la sede del Circolo del PD in Via Garibaldi o presso il gazebo che allestiremo nelle prossime domeniche.


“Salva l'Italia!”. S'intitola così la petizione che il Partito Democratico ha promosso e che partirà dal fine settimana per concludersi il 25 ottobre, in occasione della manifestazione nazionale indetta dal partito. La
petizione ha al centro due questioni: la difesa delle regole democratiche contro le forzature e le leggi sbagliate del governo; la lotta per far ripartire l'Italia, cominciando da stipendi e pensioni.

Il governo si occupa del Premier e ignora stipendi e pensioni.
Siamo preoccupati per l’Italia. Il nostro è un Paese fermo, che non cresce. Milioni di famiglie italiane sono e si sentono sempre più povere, soprattutto quelle a reddito fisso spendono troppo per vivere e fanno fatica a far quadrare i conti alla fine del mese. Invece di pensare a come uscire da questa crisi, invece di tutelare i risparmi e il potere d’acquisto dei salari e degli stipendi degli italiani, invece di impegnarsi a garantire la loro sicurezza, il governo Berlusconi si preoccupa solo
delle vicende personali del premier, riportando il Paese al tempo dei conflitti istituzionali, delle leggi ad personam e della confusione tra interessi privati e cosa pubblica.

Il governo contro i diritti, la giustizia, la Costituzione•
Il primo provvedimento del governo è stato il tentativo, fallito grazie alle opposizioni, di salvare Rete4 dalle sentenze europee.
• Il governo vuole introdurre il reato di immigrazione clandestina. In questo modo centinaia di migliaia di persone, irregolari per colpa della legge Bossi-Fini ma che già lavorano come badanti, colf e operai, rischiano di essere consegnate all’illegalità.
• Per i bambini rom non integrazione e scuola, ma impronte digitali e schedatura.
• Il governo vuole togliere alle indagini sulla criminalità la possibilità di usare lo strumento prezioso delle intercettazioni telefoniche.
• Avanzando la proposta di bloccare per un anno i processi per i cosiddetti “reati minori” (crimini odiosi come l'estorsione, l'usura, il furto, lo stupro, lo sfruttamento della prostituzione, il traffico di rifiuti, vari casi di omicidio colposo) il governo ha
dimostrato che pur di fermare un singolo processo in cui è imputato Silvio Berlusconi è pronto a sfasciare la macchina della giustizia e ad impedire che gravi reati siano perseguiti e chi ne é accusato possa difendersi. Per la stessa ossessiva preoccupazione, ha imposto al Parlamento di approvare in pochi giorni il “Lodo Alfano”, costituzionalmente discutibile, che sottrae in maniera automatica il Presidente del Consiglio a qualsiasi tipo di processo giudiziario che dovesse riguardarlo.
• Anche il Parlamento è sotto attacco: su una manovra di finanza pubblica di portata triennale il governo ha dimostrato l’evidente volontà di comprimere i tempi della discussione, cambiando in corsa le regole del gioco ed espropriando di fatto le Camere delle loro prerogative.

Il governo contro le famiglie•
Il governo non ha destinato un solo euro all’aumento di stipendi, salari e pensioni.
• Avevano promesso di tagliare le tasse invece aumenteranno ancora dello 0,2%: 7 miliardi di euro l'anno, circa 350 euro l'anno in più a famiglia.
• Parlano tanto di togliere ai ricchi per dare ai poveri ma il prelievo su banche, assicurazioni e imprese del settore energetico finiranno per pagarlo i cittadini con l’aumento dei prezzi. E in più i soldi che entrano allo Stato non verranno spesi per chi ha bisogno: solo 200 milioni per la “card” agli anziani (due euro al mese per chi ha una pensione inferiore a 1000 euro) sugli
annunciati 5 miliardi di entrate.
• Invece di eliminare gli sprechi e riorganizzare le pubbliche amministrazioni, il governo taglia infrastrutture, sicurezza, scuola,sanità e Mezzogiorno.
• Per gli investimenti 10 miliardi in meno.
• Per la sicurezza, dietro la demagogia di 3 mila militari nelle strade delle città, ridotte le risorse per i corpi di Polizia, con un taglio di quasi 30 mila uomini e donne nell'arco della legislatura.
• Per la scuola 8 miliardi di euro tagliati e 150 mila tra personale non docente e insegnanti in meno.
• Per la sanità altri 8 miliardi di tagli alle Regioni, che saranno costrette a reintrodurre i ticket su farmaci e prestazioni.
Non è questo il governo che il Paese merita.
Non sono queste le scelte di cui gli italiani hanno bisogno.
Non è così che l’Italia avrà crescita e giustizia sociale.

Crisi uva, Mongiello (PD): “Il Governo paghi il contributo promesso nel 2005 e onori l’impegno dell’allora ministro Alemanno”

Mentre la vitivinicoltura pugliesi è immersa in una nuova emergenza, i produttori attendono di riscuotere ancora il contributo promesso 3 anni fa dall’allora ministro Alemanno. E’ tempo che il Governo onori i propri debiti”. La senatrice del Pd, Colomba Mongiello, annuncia così la presentazione di un’interrogazione con cui chiede al ministro delle Politiche agricole, Luca Zaia, di “predisporre tutto quanto necessario per riconoscere ai produttori pugliesi di uva da vino il de minimis di 1,5 euro a quintale, a valere come contributo per le spese di trasporto”. Fu questa la misura adottata, nel settembre del 2005, dall’allora ministro Gianni Alemanno – “su proposta e pressione degli enti locali foggiani, della Regione Puglia e delle associazioni agricole”, sottolinea la senatrice Mongiello – per superare l’emergenza economica e sociale provocata dal crollo del prezzo dell’uva da vino. “Quella soluzione fu, più che altro, subita da Alemanno – continua la senatrice del PD – anche in ragione delle manifestazioni di protesta che interessarono, in particolare modo, le zone del Basso e dell’Alto Tavoliere e provocarono anche una vittima. La sua firma, comunque, figura in calce ai documenti ufficiali dell’accordo tra produttori e trasformatori, sottoscritti nella Prefettura di Bari, ed impegna il Governo a versare il contributo. Non che questo serva a risolvere i problemi che i vitivinicoltori della Capitanata si trovano a fronteggiare nuovamente – conclude Colomba Mongiello – ma, di sicuro, la riscossione di questa pur minima cifra rappresenterebbe un beneficio a fronte della riduzione, in un solo anno, del 50% del prezzo oggi fissato dal mercato

mercoledì 10 settembre 2008

Una cartolina a Raffaele Fitto

É stata presentata ieri da Alberto Losacco, responsabile nazionale Propaganda ed Eventi del PD, una cartolina per richiamare l'attenzione sulle conseguenze per la Puglia del nuovo piano Alitalia. Nella cartolina - nella quale si chiede esplicitamente al Ministro Fitto di intervenire in difesa della Puglia - si legge: "agli italiani i debiti e l'aumento dei biglietti; a pochi ricchi gli affari; al nord lo sviluppo e le rotte; al sud gli esuberi e i tagli dei voli".

Il deputato pugliese continua paragonando il tentativo di vendita ad Air France ai tempi del governo Prodi con il piano Fenice: "Air France offriva 300 milioni per le azioni Alitalia, la nuova compagnia "CAI" ne offre ZERO. Air France si faceva carico dei debiti di Alitalia, la nuova compagnia voluta da Berlusconi non si fa carico di nulla e i debiti restano tutti sulle spalle dei cittadini italiani. Anche gli esuberi previsti dal piano Fenice sono molto maggiori rispetto a quelli previsti dalla vendita di Alitalia ad Air France e quasi tutti riguardano personale residente nel centro e nel sud Italia".
Infine, per l'esponente del PD, anche l'unico punto a favore del piano voluto dal governo di Bossi e Berlusconi, "quell'italianità tanto sbandierata in campagna elettorale" sta svanendo con l'ingresso nella nuova "Cai" di Air France e con la stampa francese che titola "Alitalia nelle mani di Air France in 5 anni", ma per Losacco "questa volta grazie a Berlusconi, gratis e senza debiti".


da www.pdpuglia.net

martedì 9 settembre 2008

Comunicato del capogruppo del PD alla Provincia Antonio Prencipe

Urge aprire il confronto con il mondo della scuola per evitare emergenze futureAntonio Prencipe sollecita gli assessori Consiglio e Guerrera a convocare studenti, docenti e dirigenti
L’Amministrazione provinciale ha il dovere istituzionale di esaminare gli effetti sul territorio dei recenti, e in gran parte discutibili, provvedimenti assunti dal ministro della Pubblica istruzione, per predisporre tutti gli interventi necessari ad eliminare o ridurre i prevedibili disagi per studenti, genitori, insegnanti e personale amministrativo”.
Il capogruppo del Partito Democratico sollecita l’assessore provinciale alle Politiche scolastiche, Elvira Consiglio, e l’assessore ai Lavori Pubblici, Vito Guerrera, ad organizzare un incontro con il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale e le rappresentanze di studenti e dipendenti del comparto scolastico, “
aperto alla partecipazione dei capigruppo consiliari, così da favorire una discussione ampia ed approfondita su un tema tanto delicato”.
La immotivata e intempestiva sostituzione del professor Mario Melino alla guida dell’Ufficio scolastico è, appunto, uno degli atti ministeriali discutibili – continua Prencipe – non fosse altro per la coincidenza con l’apertura dell’anno scolastico. Detto questo, è indispensabile capire cosa accadrà negli istituti di competenza della Provincia: se è previsto il taglio del numero delle aule o, addirittura, la cancellazione di interi plessi; come dovrà orientarsi la spesa per la manutenzione, o come dovranno riorientarsi gli investimenti per la costruzione di nuovi edifici; qual è lo stato di avanzamento dei lavori già appaltati o cantierizzati. C’è poi da comprendere l’effetto indotto dalla mancata stabilizzazione dei precari, altro provvedimento deprecabile della Gelmini, sulla qualità del sistema formativo provinciale. Di materiale per una discussione urgente ce n’è a volontà – conclude il capogruppo del PD a Palazzo Dogana – e vorremmo che la Giunta e il Consiglio provinciali si occupino per tempo dei problemi della scuola, evitando di dover inseguire le prevedibili emergenze provocate dalla logica dei tagli contabili con cui operano la Gelmini, Brunetta e Tremonti”.

Tremonti & Gelmini tagliano il futuro

Ci sono aree sulle quali è necessario operare tagli. Ma non è certo quello della scuola il settore in cui portare la spesa pubblica al di sotto della media europea. Il futuro dell’Italia si gioca su formazione, scuola, ricerca e università”. In un’affollata conferenza stampa tenutasi presso la sede del PD di Sant’Andrea delle Fratte a Roma, il segretario Walter Veltroni attacca il governo, criticando aspramente i tagli operati dal governo nel settore della pubblica istruzione.

7 miliardi e 800 milioni di euro di tagli in tre anni. 87mila insegnanti in meno, 42mila di personale Ata. La scuola passa da settore strategico a solo capitolo di spesa. Con conseguenze disastrose. “Non c’è nessuna ispirazione strategica dietro queste scelte, ma solo drammatici effetti. Il primo – spiega Veltroni – è la conclusione o la netta diminuzione del tempo pieno alle elementari e il tempo prolungato alle scuole medie”. Nonostante le vuote rassicurazioni del ministro Gelmini, infatti, “non ci sono le possibilità di mantenere gli standard attuali, ponendo così fine ad un’esperienza educativa e sociale importantissima”.

Sì, perché, sottolinea il leader del PD, “la scuola non deve essere un ammortizzatore sociale ma è il primo grande luogo che fa della giustizia sociale e delle pari opportunità il proprio obiettivo prioritario". Altro effetto indesiderato dei tagli alla scuola, “è la chiusura degli istituti in tanti piccoli centri, nelle isole minori e nei comuni di montagna. Le conseguenze avranno un aumento dei costi per gli enti locali, un aumento dei numeri nelle scuole, e, ancora più grave, un aumento dell’abbandono scolastico”.

Il terzo drammatico effetto della cura Tremonti-Gelmini è la “riduzione del numero degli insegnanti di sostegno, all’interno del taglio del corpo insegnanti”. All’interno di questo desolante quadro, la cosa più assurda è che “a pagare il prezzo più alto saranno ancora una volta le donne. Donne insegnanti che lavorano, e donne che devono prendersi cura dei figli o degli anziani e che a causa del cambio di abitudini quotidiane, dettate dalla fine del tempo pieno, avranno mille difficoltà in più”. Ultima conseguenza di questa scellerata politica è che “si continua a penalizzare il lavoro degli insegnanti, degli insegnanti precari in particolare”.

Il messaggio lanciato oggi da Veltroni, affiancato dal ministro ombra dell’Istruzione Mariapia Garavaglia, dall’ex ministro Giuseppe Fioroni, dal ministro ombra per le Politiche giovanili Pina Picierno, e da Maria Coscia, deputato PD in commissione Cultura alla Camera, è chiaro: il tema della scuola, della formazione, dell’università rappresenterà una piattaforma politica per quanto riguarda l’azione politica del PD. “E’ per questo – annuncia Veltroni – che abbiamo indetto per il 26, 27 e 29 settembre lo scuola day, in cui parlamentari ed esponenti del Partito Democratico incontreranno gli studenti e le famiglie”.

Secondo Veltroni, infatti, ciò che serve “è un patto forte tra le famiglie e la scuola”, altro che il voto in condotta e il maestro unico. “Governare – spiega – è qualcosa di diverso dal fare annunci. Tanti annunci, ma una politica seria che trasformi la scuola in una risorsa invece che in un problema non si vede assolutamente”.

E’ a questo fine che il ministro ombra dell’Istruzione Mariapia Garavaglia rivolge “un accorato appello alla stampa per spiegare bene ai cittadini e all’opinione pubblica ciò che accadrà alla scuola italiana. Le norme che il governo ha messo in atto per decreto legge – evitando così il confronto parlamentare – sono una rovina per la scuola. Decreti che fermano il tempo, e che non danno futuro”. Secondo Garavaglia il governo vuole ripristinare “una scuola che non c’è più, quella di decine di anni fa. Si parla di merito – aggiunge – ma l’unico criterio che c’è dietro la riforma è quello economico-finanziaria. Come si potrà garantire il tempo pieno e prolungato se si tagliano classi, personale, insegnanti e intere scuole?”.

Secondo l’ex ministro dell’Istruzione Giuseppe Fioroni è impossibile. “Avevamo già incontrato mille difficoltà senza fare tagli al settore, ora è impossibile. Serve una riqualificazione della spesa pubblica, non tagli indiscriminati. Fare lo sconvolgimento della scuola tramite decreto è una vergogna”. L’ultimo regalo del ministro Gelmini, dunque “è una scuola più vecchia, in cui i precari che mandano avanti le classi da decine di anni sono visti come ‘parcheggiatori abusivi’ e vengono invitati a dedicarsi al settore turistico, invece che a quello dell’istruzione”.

Maria Coscia, dati alla mano, non può fare a meno di analizzare “l’effetto che questi provvedimento avranno sulle abitudini quotidiane dei cittadini italiani. Alle 12,30 i bambini saranno a casa e rappresenteranno un problema soprattutto per le donne che lavorano. Vi sarà una riduzione drastica di tempo pieno e prolungato e delle attività pomeridiane dei ragazzi. Con la riduzione degli insegnanti, inoltre, aumenteranno le difficoltà di integrazione dei bambini rom e immigrati”. Addio anche ad aspirazioni meritocratiche: “Per la valutazione del merito c’è bisogno di un piano straordinario di aggiornamento e formazione degli insegnanti”. Piano che ovviamente non è neppure stato messo in agenda dal governo.

Conclude Pina Picierno: “Società della conoscenza e diritto allo studio per noi non sono slogan, ma obiettivi. Nel merito e nella formazione sta il futuro buono del nostro Paese. Faremo di tutto in Parlamento per evitare questo sfregio”.


da www.partitodemocratico.it

domenica 7 settembre 2008

“Dal Governo brutale attacco al sistema scolastico pugliese”. Il PD sollecita Regione e Provincia a “tutelare la qualità”

Il Governo Berlusconi insiste nel brutale attacco al sistema scolastico e decide la sostituzione di tutti i dirigenti degli Uffici scolastici provinciali della Puglia, senza alcun riguardo per meriti e capacità professionali e in spregio alle norme che garantiscono la trasparenza amministrativa”. Lo afferma Paolo Campo, segretario provinciale del PD, dopo avere appreso la notizia dell’imminente formalizzazione dei decreti di nomina dei nuovi direttori degli ex Provveditoriati. “Con l’arroganza e la miopia che sta caratterizzando la gran parte dei provvedimenti assunti in materia di educazione e insegnamento – continua Campo – il ministro Gelmini ha deciso e imposto l’applicazione dello spoil system anche ai dirigenti di seconda fascia; senza curarsi minimamente delle norme della legge 241, di una sentenza della Corte Costituzionale e di una circolare ministeriale che negano un simile potere di intervento. D’altronde, questa è sola l’ultima di una serie di decisioni assunte con la calcolatrice alla mano e senza alcuna visione strategica di un settore fondamentale per il futuro del Paese. Il Governo ha iniziato con la cancellazione della norma che prevedeva la stabilizzazione di 100.000 precari storici; ha proseguito con il taglio di classi e istituti scolastici nelle aree deboli del Paese; ha concluso con la reintroduzione del maestro unico, che produrrà ulteriori esuberi. Ovvio che, invece di sollecitare i contributi qualificati di ottimi dirigenti amministrativi, abbia scelto di insediare burocrati di stretta osservanza politica ai quali affidare un mandato preciso: gestire vecchi e nuovi esuberi, tagli e riduzioni senza una sola obiezione. Ce n’è a sufficienza – conclude Paolo Campo – per attivare iniziative a livello parlamentare, regionale e provinciale utili a tutelare la qualità del sistema scolastico e la dignità personale e professionale di chi è stato emarginato esclusivamente per ragioni politiche”.

da www.paolocampo.blogspot.com

martedì 2 settembre 2008

Convocata l'Assemblea provinciale del PD

Giovedì 11 settembre alle ore 17,00 a Foggia c/o l'Auditorium della Biblioteca provinciale si terrà l'assemblea provinciale del PD.

L'assemblea avrà il seguente ordine del giorno:
- Tesseramento;
- Ripresa iniziativa politica;
- Conferenza programmatica e di organizzazione.

I delegati provinciali sono pregati di non mancare.

lunedì 1 settembre 2008

Biglietti vincenti della sottoscrizione a premi della Festa Democratica e de l'Unità

Ecco i biglietti estratti della sottoscrizione a premi della FESTA DEMOCRATICA e de l'Unità.


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Serie C n° 044 - Scooter Garelli "Capri" 50
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Serie H n° 206 - TV SONY Bravia 40" LCD HD
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Serie N n° 037 - PC portatile SONY Vaio NR31S/S
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Serie I n° 034 - Orologio Philip Watch
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Serie D n° 285 - Abbonamento annuale Piscina ICOS Sannicandro
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Serie P n° 334 - Abbonamento annuale Piscina ICOS Sannicandro
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Serie D n° 177 - Macchina fotografica digitale
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Serie F n° 175 - Bicicletta Mountain Bike
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Serie L n° 184 - Tuta sportiva DG Sport point
10° -
Serie P n° 265 - Iscrizione annuale scuola calcio "S. Onofrio" S. Giovanni
11° -
Serie D n°429 - Iscrizione annuale scuola calcio "S. Onofrio" S. Giovanni
12° -
Serie P n°164 - Iscrizione annuale scuola calcio "S. Onofrio" S. Giovanni

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