Portale del Circolo del PD di San Marco in Lamis

Benvenuto visitatore. Ti ricordiamo che ci siamo spostati sul portale: www.pdsanmarco.it

mercoledì 30 giugno 2010

Nominato il nuovo vicesindaco del Comune di San Marco inLamis

L'Avv. Antonio Turco, consigliere comunale del gruppo misto, è stato individuato dal Sindaco Michelangelo Lombardi come vicesindaco del Comune di S. Marco in Lamis. Gli sono state affidate tutte le deleghe assessorili già ricoperte dal nostro Pinuccio Villani che nei giorni scorsi, per motivi strettamente personali, ha riconsegnato al sindaco.

Il Partito Democratico esprime la sua piena solidarietà a Pinuccio per le decisioni che ha dovuto prendere e lo ringrazia per l'egregio lavoro svolto in questi 4 anni di amministrazione e soprattutto per la costante azione di difesa dell'operato della stessa nei confronti delle ingiuste critiche esterne, che ha contraddistinto la sua azione politica.

Il Partito Democratico augura altresì un proficuo lavoro al nuovo vicesindaco che certamente metterà a disposizione le sue note capacità politico-amministrative in favore della collettività sammarchese, portando nuove idee e capacità di soluzione dei problemi all'interno della giunta.

Il circolo PD "D. Compagnone"

di San Marco in Lamis

lunedì 14 giugno 2010

Una manovra sbagliata e ingiusta

Il giudizio del Pd sulla manovra finanziaria del Governo è fortemente negativo.
Gli altri Paesi devono fare manovre per compensare salvataggi bancari e sostegni alla crescita economica. Il Governo Berlusconi-Tremonti deve intervenire per correggere errori e scelte elettorali: lo sforamento degli obiettivi di spesa per acquisti di beni e servizi delle amministrazioni centrali di 5 miliardi e un allargamento dell'evasione di almeno 7 miliardi.
La manovra è frutto di una impostazione sbagliata di politica economica che continua a separare risanamento e crescita. Colpisce la ripresa e l'occupazione.
La manovra è profondamente iniqua. È fatta di tagli indiscriminati, insufficienti per gli sprechi, insostenibili per i diritti. È senza riforme strutturali. È fortemente centralista proprio mentre si parla in maniera propagandistica di federalismo.
I tagli a Regioni, Province e Comuni colpiranno studenti, lavoratori, piccole imprese e pensionati, mentre chi ha redditi milionari e grandi patrimoni, come il signor Silvio Berlusconi, non contribuisce neanche con un euro.
La retromarcia sulla lotta all'evasione è parziale e contraddittoria. Dopo aver cancellato le misure introdotte dal Governo Prodi, si ripristina la tracciabilità, ma si continua a proteggere
dagli accertamenti i 200.000 grandi evasori condonati con lo “scudo fiscale” e si apre la strada all'ennesimo condono edilizio.

Le proposte del Partito Democratico per la crescita il lavoro e l'equità
Per sostenere la crescita, il lavoro, l'equità e risanare i conti pubblici il Pd intende concentrare le sue proposte su quattro obiettivi:
1. Avvio della riforma fiscale per spostare il carico dai redditi da lavoro e impresa ai redditi da capitale e per promuovere il lavoro femminile e dei giovani, per aumentare il potere
d'acquisto delle famiglie, per incentivare l'innovazione delle imprese, per ridurre l'Irap, per promuovere l'economia verde.


2. Reintegrazione delle risorse e correzione degli interventi sulla scuola pubblica.

3. Allentamento del Patto di Stabilità interno per Comuni Province e Regioni per far ripartire gli investimenti nelle infrastrutture, nell'economia verde e aprire migliaia di piccoli cantieri che porteranno nuovi posti di lavoro.

4. Riavvio delle liberalizzazioni nel settore dell'energia, della distribuzione, dei servizi bancari, dei servizi professionali, del trasporto pubblico, delle società pubbliche.
A copertura delle riforme per la crescita e l'equità il Pd indica il rafforzamento della lotta all'evasione coinvolgendo anche i capitali scudati, la tassazione dei redditi da capitale, una profonda riorganizzazione della pubblica amministrazione centrale, interventi incisivi nella riorganizzazione delle autonomie territoriali ed il taglio dei costi della politica.

La lettera di Bersani ai Circoli

Care democratiche, cari democratici

pochi giorni fa il Governo ha presentato una manovra economica che non sostiene le famiglie e le imprese, che non contiene misure per i giovani e la crescita e prevede tagli indiscriminati destinati a colpire i servizi per i cittadini, dalla scuola alla sanità ai trasporti.
Saranno soprattutto le persone più deboli a pagare le conseguenze della manovra, che lascia invece al riparo le grandi ricchezze e le rendite e non combatte in modo efficace l’evasione fiscale. Un governo che per due anni ha negato la crisi getta ora su comuni, province e regioni il peso del risanamento dei conti pubblici, senza nessun rispetto per chi si misura ogni giorno sul territorio con i bisogni reali dei cittadini. Tutto questo è inaccettabile!

Per questo il nostro partito ha deciso di promuovere una manifestazione nazionale per sabato 19 giugno, alle ore 10 al Palalottomatica di Roma, per un’altra politica economica, per la crescita e il lavoro, contro una manovra ingiusta e sbagliata, per dare voce a tutti i protagonisti sociali colpiti dalle scelte del Governo.

Non sarà solo un momento di semplice denuncia ma l'occasione per parlare del nostro progetto per l'Italia. Vogliamo offrire al paese un’alternativa ispirata a equità e rigore, all’idea che nessuno sta bene da solo e che una comunità può crescere e progredire solo se è unita e solidale.


E' un appuntamento importante che non esaurisce le iniziative del PD, che si batterà in Parlamento, negli enti locali e sul territorio per cambiare il provvedimento e avanzare le proprie proposte per dare un futuro più giusto al nostro Paese.

Ci vediamo sabato 19, sicuro che da voi possa venire il contributo prezioso di chi ogni giorno è a contatto con le persone, con le loro speranze e i loro problemi.

Pier Luigi Bersani
Segretario Nazionale
del Partito Democratico

domenica 6 giugno 2010

Poi viene il tempo della verità e della concretezza

Cittadini,

non raccontavamo frottole quando affermavamo che l'Amministrazione Comunale e la maggioranza di Centrosinistra stavano lavorando alla risoluzione dei problemi della nostra cittadina.

Le prime strade, quelle più trafficate e più malandate, sono state ripavimentate. La prossima settimana si procederà sulle altre arterie in diverse zone della città, compresa la S.S.272 e il tratto più danneggiato dall'alluvione dello scorso anno nel Bosco “Difesa”. Anche nel settore dei LL.PP. i diversi interventi che riguardano il Campo Sportivo, che sta giungendo al termine, in tempo per sostenere il Sammarco Calcio, fresco vincitore del campionato, il prossimo anno nel nuovo impianto, e il Centro Diurno per Minori ormai completato e prossimo all'apertura che farà sentire i suoi benéfici effetti sul lato della devianza e del disagio minorile.

Intanto, il prossimo 9 giugno, sarà aggiudicata la gara per l'Asilo Nido di Via Amendola per un importo complessivo di 1.200.000 euro e sono stati concessi al Comune dalla Giunta Regionale 520.000 euro per il Centro Diurno per i Disabili.

Nonostante varie traversie, il nuovo depuratore a breve potrà essere messo in funzione e sarà un'altra opera che porterà benefici di varia natura a tutti i cittadini, poiché la pulizia e l'igiene sono essenziali per il benessere di tutti. E le nuove modalità di raccolta dei rifiuti servono a questo e non solo: noi confidiamo moltissimo nel civismo dei nostri concittadini.

Abbiamo parlato di opere pubbliche e di strade che riusciamo a realizzare grazie alla Giunta Regionale di centrosinistra. I cittadini hanno notizie di quel che combina l'Amministrazione Provinciale di centrodestra? Nulla.

Una notizia ve la diamo noi, però: lo scorso 19 aprile la Giunta Provinciale ha approvato il Programma Triennale 2010-2012 e S. Marco è stato completamente cancellato.

Lontani i tempi nei quali la PROVINCIA LAVORAVA PER SAN MARCO!!


Il Circolo PD "Donatello Compagnone"

L'articolo de l'Attacco sull'intitolazione del circolo


Fai tasto destro e "visualizza immagine" per ingrandire

mercoledì 2 giugno 2010

Il Circolo del Pd intitolato a "Donatello Compagnone"

Sabato 29 maggio, presso la sede del Partito Democratico di S. Marco in Lamis, si è svolta la cerimonia di intitolazione del Circolo a Donatello Compagnone, illustre cittadino sammarchese vissuto nel XVI secolo, sconosciuto ai più e ricordato fino ad oggi solo da una intitolazione di una strada comunale e da quel nome ("Donatellum Compagnone") ancora inciso nell'antica lastra murata a Palazzo badiale a memoria del suo operato a favore della comunità sammarchese.

Per l'occasione si è avuta la presenza dell'On. Cesare Damiano, Ministro del Lavoro del governo Prodi, che, dopo gli interventi del segretario di Circolo, Paolo Soccio, e del Sindaco, Michelangelo Lombardi, ha chiuso l'iniziativa con un pregnante discorso sulla attuale situazione economica, della crisi finanziaria e sulla situazione del lavoro in Italia ed ha infine scoperto la targa marmorea affissa all'entrata del Circolo con il simbolo del Pd e la dedica a Compagnone (targa lavorata e donata dalla ditta Michele Leone di S. Marco in L. che il Circolo ringrazia). Erano presenti anche il sindaco di Rignano Garganico, Antonio Gisolfi, il segretario Pd di San Nicandro, nonché assessore alla cultura, Riccardo Tricarico e il Presidente della Direzione provinciale del partito Aldo Ragni.

Nel suo intervento il Segretario ha spiegato le motivazioni che hanno spinto il Coordinamento verso questa scelta e ha raccontato delle difficoltà incontrate in una difficile, lunga ma ricca discussione che ha animato il circolo per diversi mesi. Ha poi illustrato la situazione socio-economica e politica del tempo, una situazione di forte crisi della Badia (ormai praticamente abbandonata dai Cistercensi; i frati Osservanti minori si insedieranno solo nel 1578), con abati assenteisti che avevano lasciato campo aperto ai propri ufficiali che evidentemente avevano vessato duramente gli abitanti della valle riportandoli quasi ad una situazione di servitù della gleba. E poi oltre vent'anni di vertenze e di lotta politico-giudiziaria, grazie all'impegno di Compagnone, che portarono finalmente nel 1559 il riconoscimento e il ristabilirsi dei diritti precedentemente goduti dalal comunità da parte dell'abate commendatario Vincenzo Carafa.

Quali erano questi diritti? Come si evince dall' iscrizione sita al primo piano del Comune: la possibilità di «usare et pascolare herbe, spigare» e raccogliere ghiande e pernottare in tutti i terreni della abbazia; il diritto ad avere giusto salario; di «fare forni e centimoli» (piccoli mulini) per uso domestico; di far pascolare e abbeverare gli animali “domiti”; di raccogliere legna secca e il diritto al «ceppone di Natale»; «l’immunità e communità» con le Università e abitanti di San Giovanni Rotondo e Rignano; un giorno franco di mercato settimanale (il sabato); la promessa da parte dell'Abate di “mutare” ogni anno gli “offigiali” che non dovevano più essere “affittatori” dell’Abate stesso; in ultimo lo stabilirsi che la «defenza de Valle Stignano» era di proprietà dell’Università e degli abitanti di San Marco in Lamis e che ne poteva disporre secondo i propri bisogni.

Anche il Sindaco si è soffermato sulla figura di Compagnone e sulla gestazione della decisione del Circolo, infatti seppure tale scelta ha potuto incontrare qualche perplessità in quanto collocata cronologicamente in un tempo lontano dal nostro, ha raccolto alla fine il convincimento di tutti per l'alto significato delle sue gesta, per il grande merito, ovvero di aver fatto ristabilire quei diritti civici che erano stati usurpati ai sammarchesi (tra gli altri richiedere «un giusto salario» per i lavoratori), che permettevano la stessa sopravvivenza fisica dei sammarchesi del tempo, insomma per quei diritti fondamentali che oggi, come ha detto anche Cesare Damiano, che si è complimentato per la scelta operata dal Circolo, «sono ancora più attuali e di cui si sente ancor più bisogno».

Oltre al significato che quella lotta di 450 anni fa ci lascia in eredità oggi, cioè quella di dover difendere sempre i propri diritti acquisiti, senza l'uso della violenza, ma nel rispetto delle Istituzioni, delle Leggi e della Giustizia, Paolo Soccio ha aggiunto una seconda importante motivazione: «Quello che si può dire con certezza è che da quel momento è possibile individuare l’inizio di una storia politica a San Marco in Lamis. Quella storia che nei due secoli successivi porterà poi la nostra comunità ad affrancarsi del tutto dal potere temporale della Chiesa fino a divenire ufficialmente Città nel 1793.»

00

Per ingrandire le immagini : tasto destro e "visualizza immagine"

Etichette


Partito Democratico di S. Marco in Lamis (FG) - Via Garibaldi