Portale del Circolo del PD di San Marco in Lamis

Benvenuto visitatore. Ti ricordiamo che ci siamo spostati sul portale: www.pdsanmarco.it

giovedì 31 gennaio 2008

Bozza del CODICE ETICO del PARTITO DEMOCRATICO

1) PREMESSA
1. Le donne e gli uomini che aderiscono al Partito Democratico riconoscono nella Costituzione italiana la fonte primaria delle regole della comunità politica. Considerano i suoi principi, insieme a quelli sanciti nelle Carte sui diritti umani e sulle libertà fondamentali, il riferimento necessario per vivere l’impegno politico al pieno servizio del bene comune, della giustizia sociale, di un modello inclusivo di convivenza.
2. Oltre al rispetto doveroso delle leggi, il Partito Democratico ritiene che i propri aderenti debbono esprimere nei comportamenti pubblici l’adesione personale e convinta ai principi etici, condivisi in un comune progetto politico, contenuti in questo Codice.

2) PRINCIPI DI RIFERIMENTO DEI COMPORTAMENTI INDIVIDUALI E COLLETTIVI
1. Le donne e gli uomini del Partito Democratico sostengono l’autonomia della politica, perché sia credibile, autorevole e abbia la fiducia dei cittadini. Ritengono che la politica debba assolvere la sua funzione pubblica senza essere subalterna ad alcuno. Al tempo stesso, concepiscono la politica come aperta all’ascolto della società e dei suoi bisogni, rispettosa delle altre autonomie, non autoreferenziale e soprattutto lontana da qualunque pretesa di invadenza e di lottizzazione.
2. Le donne e gli uomini del Partito Democratico riconoscono nel pluralismo una ricchezza e scelgono il confronto democratico come metodo per ricercare sintesi condivise. Riconoscono e promuovono il principio di laicità della politica e delle istituzioni. Si impegnano perché le differenze non siano di ostacolo alla partecipazione ma opportunità di dialogo e di crescita, e perché i diritti e le libertà si impongano sul razzismo e sulla violenza. Contrastano ogni forma di discriminazione nel segno dell’uguaglianza sostanziale. Il contributo delle donne e degli uomini immigrati è caratteristica propria dell’identità del Partito Democratico, che con loro si propone come un’esperienza politica aperta ed interculturale.
3. Le donne e gli uomini del Partito Democratico assicurano l’uguaglianza di genere, nel segno del rispetto e della piena partecipazione politica delle donne. Adottano tempi, modalità e stile della loro attività politica che tengano conto delle responsabilità lavorative, professionali, familiari delle persone. Assumono la democrazia paritaria come criterio di comportamento nell’attività di partito, negli organismi collettivi e in quelli monocratici, come elemento di verifica delle decisioni prese e delle attività svolte. Per questo, gli organi nazionali del Partito Democratico sono tenuti a verificare costantemente il rispetto delle previsioni statutarie in ordine alla parità di genere e a quanto sopra previsto.
4. Le donne e gli uomini del Partito Democratico vivono l’impegno politico all’insegna della responsabilità e, per questo, lo rendono verificabile, sentendo come doveri l’ascolto, il confronto, la presenza, il dare conto del proprio operato. Promuovono le capacità e le competenze, nella convinzione che il riconoscimento dei meriti, del lavoro svolto e dell’esperienza acquisita, così come il rinnovamento dei gruppi dirigenti, diano qualità all’azione politica. Favoriscono la trasparenza dei processi decisionali e la partecipazione democratica nelle forme più inclusive.
5. Le donne e gli uomini del Partito Democratico ispirano il proprio stile politico all’onestà, alla lealtà e alla sobrietà, agiscono con generosità e gratuità. Mantengono con i cittadini un rapporto corretto, non strumentale e costante, non limitato alle scadenze elettorali. Sanno di non dover abusare della loro autorità o carica istituzionale per trarne privilegi; rifiutano una gestione oligarchica o clientelare del potere, logiche di scambio o pressioni indebite.

3) RESPONSABILITA’ PERSONALE E AUTONOMIA DELLA POLITICA
1. Le donne e gli uomini del Partito Democratico si impegnano, in particolare, a:
a) rinunciare o astenersi dall’assumere incarichi o decisioni che abbiano una diretta incidenza, specifica e preferenziale, sul patrimonio proprio, del proprio nucleo familiare o dei conviventi, ovvero dei parenti o affini;
b) rinunciare o astenersi dall’assumere incarichi esecutivi nel Partito (incarichi monocratici nelle città capoluogo di provincia, a livello provinciale, regionale e nazionale; incarichi negli organi collegiali esecutivi di Partito a livello regionale e nazionale) qualora, a causa del ruolo ricoperto in imprese, associazioni, enti o fondazioni, aventi scopo di lucro o titolarità prevalente di interessi economico-finanziari, possa configurarsi un conflitto di interessi tale da condizionare i propri comportamenti;
c) non appartenere ad associazioni che comportino un vincolo di segretezza o comunque a carattere riservato, ovvero che comportino forme di mutuo sostegno, tali da porre in pericolo il rispetto dei principi di uguaglianza di fronte alla legge e di imparzialità delle pubbliche istituzioni;
d) svolgere campagne elettorali orientate ad un uso ponderato e contenuto delle risorse, finanziate in modo trasparente, svolte con correttezza, sempre accompagnate da un rendiconto finale, senza avvalersi per fini personali della pubblicità o comunicazione istituzionali. Si impegnano, inoltre, ad evitare forme di propaganda invasiva, nel rispetto dell’ambiente e del decoro urbano.
2. Ciascun dirigente, ogni componente di governo a tutti i livelli, le elette e gli eletti nelle liste del Partito Democratico si impegnano a:
a) comunicare all’organo di garanzia territorialmente competente, ai sensi dello Statuto, le situazioni personali che evidenziano o possono produrre un conflitto di interessi, ovvero condizionare l’attività del partito o lederne l’immagine pubblica, in primo luogo nel caso di esistenza di un procedimento penale o di adozione di una misura di prevenzione nei propri confronti.
Gli stessi, ove impegnati a livello europeo, nazionale, regionale, provinciale e nei capoluoghi di provincia, comunicano, inoltre:
- la proprietà, la partecipazione, la gestione o l’amministrazione di società ovvero di enti aventi fini di lucro;
- l’appartenenza ad associazioni, organizzazioni, comitati, gruppi di pressione che tutelino o perseguano interessi di natura finanziaria, nonché i ruoli di rappresentanza o di responsabilità eventualmente ricoperti ovvero il loro sostegno;
b) assolvere con competenza, dedizione e rigore le funzioni ricoperte, senza cumulare incarichi che precludano di svolgere compiutamente la responsabilità affidata, evitando in particolare, di:
- sommare più funzioni monocratiche interne al partito;
- assumere o ricoprire contemporaneamente più cariche istituzionali elettive;
- cumulare una funzione monocratica interna al partito con la titolarità di una carica istituzionale monocratica di equivalente o analogo livello territoriale, fatta eccezione per l’incarico di Presidente del Consiglio dei Ministri;
c) rendicontare, con una relazione dettagliata, le somme impegnate individualmente o i contributi ricevuti da terzi e destinati all’attività politica ovvero alle campagne elettorali o alle competizioni interne al partito;
d) evitare l’uso strettamente personale e lo spreco dei beni e delle risorse messi a disposizione in ragione dell’incarico svolto. Evitare, inoltre, l’impiego ingiustificato di risorse, come ad esempio quello per l’acquisto di beni e arredi destinati all’ufficio, sia istituzionale che di partito;
e) rifiutare regali o altra utilità, che non siano d’uso o di cortesia, da parte di persone o soggetti con cui si sia in relazione a causa della funzione istituzionale o di partito svolta.
f) utilizzare i mezzi di comunicazione, favorendo un’informazione corretta dei cittadini sulle vicende politiche ed istituzionali.
3. Ogni componente di governo a tutti i livelli, le elette e gli eletti nelle liste del Partito Democratico si impegnano a:
a) rinunciare o astenersi dall’assumere incarichi esecutivi nelle fondazioni aventi la titolarità prevalente di interessi economico-finanziari, in imprese pubbliche, in società a partecipazione pubblica, salvo che l’incarico derivi da obbligo connesso alla funzione svolta;
b) rendicontare periodicamente, attraverso strumenti informativi e/o iniziative pubbliche, l’attività politica o istituzionale svolta anche con forme di corrispondenza con i cittadini e/o gli elettori;
4. Ogni componente di governo, a tutti i livelli, del Partito Democratico si impegna a:
a) non mantenere un interesse privato specifico nelle materie inerenti il proprio incarico;
b) non conferire né favorire il conferimento di incarichi a propri familiari o, tranne che negli uffici di personale collaborazione, a persone con cui si abbiano rapporti professionali;
c) avvalersi di consulenze esterne soltanto in condizioni di effettiva necessità, con adeguate motivazioni e con modalità di piena trasparenza;
d) astenersi dal partecipare a manifestazioni pubbliche organizzate contro il governo e la giunta di cui si fa parte, senza trarne le dovute conseguenze.
5. Ogni responsabile delle risorse finanziarie del Partito Democratico si impegna a garantire, ad ogni livello, una gestione trasparente dei finanziamenti pubblici e privati ricevuti. L’entità dei finanziamenti ed il loro utilizzo sono resi pubblici e i relativi dati sono accessibili a chiunque.

4) LEALE COLLABORAZIONE E SOSTEGNO ALLA VITA DEL PARTITO
Le donne e gli uomini del Partito Democratico si impegnano a:
1. contribuire personalmente all’attività del partito con uno specifico onere di concorso economico, proporzionale alle indennità percepite per coloro che sono eletti ovvero designati nelle istituzioni;
2. adottare e rispettare percorsi decisionali partecipati, trasparenti, motivati, rispettosi del pluralismo di posizioni politiche e culturali esistenti;
3. favorire l’informazione ed il coinvolgimento degli aderenti e dei sostenitori nella vita del Partito, evitando che le scelte organizzative producano forme di cristallizzazione interne e esclusioni, discriminazioni o condizionamenti, e garantendo che gli orientamenti politico-culturali non siano di ostacolo ma contribuiscano ad una libera dialettica interna al Partito, in coerenza con quell’idea di apertura, trasparenza, partecipazione e pluralismo che sono alla base della nascita del Partito Democratico;
4. promuovere e rispettare le regole per la par condicio nella partecipazione alle competizioni interne, anche in relazione ai limiti di spesa e alle modalità di utilizzo delle risorse economiche;
5. favorire la parità di accesso ai servizi, alle risorse e ai beni comuni nonché il loro impiego corretto e trasparente;
6. incoraggiare l’impegno volontario e scegliere di mantenere tendenzialmente separato il rapporto di lavoro dipendente nel partito dagli incarichi politici;
7. adottare la competenza, la serietà dell’impegno, lo stile, il merito e le capacità personali come criteri prevalenti di discernimento e di valutazione delle persone in relazione agli incarichi e/o alla responsabilità che possono assumere, disincentivando ed evitando di premiare comportamenti trasformistici;
8. non diffondere o utilizzare, senza giustificato motivo, dati, informazioni o documenti riservati conosciuti o ricevuti in ragione dell’incarico svolto o dell’appartenenza al partito.

5) CONDIZIONI OSTATIVE ALLA CANDIDATURA E OBBLIGO DI DIMISSIONI
1. Le donne e gli uomini del Partito Democratico si impegnano a non candidare, ad ogni tipo di elezione - anche di carattere interno al partito- coloro nei cui confronti, alla data di pubblicazione della convocazione dei comizi elettorali, sia stato:
a) emesso decreto che dispone il giudizio;
b) emessa misura cautelare personale non annullata in sede di impugnazione;
c) emessa sentenza di condanna, ancorché non definitiva, ovvero a seguito di patteggiamento;
per uno o più dei seguenti delitti: delitti di criminalità organizzata di competenza della Procura distrettuale antimafia e delitti per cui è previsto l’arresto obbligatorio in flagranza, nonché scambio elettorale politico-mafioso, delitti contro la libertà personale e la personalità individuale, riciclaggio e impiego di danaro di provenienza illecita, attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti, sfruttamento della prostituzione, omicidio colposo derivante dall’inosservanza della normativa in materia di sicurezza sul lavoro.
2. Le donne e gli uomini del Partito Democratico si impegnano a non candidare, ad ogni tipo di elezione - anche di carattere interno al partito-, coloro nei cui confronti, alla data di pubblicazione della convocazione dei comizi elettorali, ricorra una delle seguenti condizioni:
a) sia sta emessa sentenza di condanna, ancorché non definitiva, ovvero a seguito di patteggiamento, per delitti di corruzione nelle diverse forme previste e di concussione;
b) sia stata emessa sentenza di condanna definitiva, anche a seguito di patteggiamento, per uno o più dei delitti di cui al comma 1, ovvero per reati inerenti a fatti che presentino per modalità di esecuzione o conseguenze, carattere di particolare gravità;
c) sia stata disposta l’applicazione di misure di prevenzione personali o patrimoniali, ancorché non definitive, previste dalla legge antimafia, ovvero siano stati imposti divieti, sospensioni e decadenze ai sensi della medesima normativa;
3. Le condizioni ostative alla candidatura vengono meno in caso di sentenza definitiva di proscioglimento, di intervenuta riabilitazione o di annullamento delle misure di cui al comma 2 lett. c).
4. Le donne e gli uomini del Partito Democratico si impegnano a non candidare, ad ogni tipo di elezione - anche di carattere interno al partito-:
a) i proprietari o coloro che ricoprano incarichi di amministrazione di imprese che operano a livello nazionale nel settore della comunicazione, ovvero il loro coniuge, parenti o affini;
b) i proprietari ovvero coloro che ricoprano incarichi di amministrazione di imprese che operano nel settore della comunicazione a livello locale, nel caso in cui l’organo di garanzia territorialmente competente previsto dallo Statuto accerti che - per il rilievo dell’attività dell’impresa - si possa determinare un sostegno privilegiato a loro esclusivo vantaggio.
5. Ove sopravvengano le condizioni di cui ai commi precedenti, gli eletti, i titolari di incarichi all’interno del partito, ovvero il personale di nomina politica, rassegnano le dimissioni dal relativo incarico.

6. ATTUAZIONE DEL CODICE ETICO
1. Lo Statuto indica l’organo competente ad accertare e a pronunciarsi circa le violazioni del Codice etico, la procedura da seguire e le sanzioni da adottarsi.
2. E’ istituito il Comitato per l’attuazione del Codice etico.
3. Il Comitato è costituito da cinque componenti, scelti all’interno del Partito democratico per la loro autorevolezza ed indipendenza, ed eletti dall’Assemblea Nazionale del PD, con una maggioranza pari ai 3/5 dei componenti. Per il regime di incompatibilità dei membri dell’organo e per la durata in carica valgono per analogia le norme previste dallo Statuto del PD per i Collegi nazionali e regionali dei garanti.
4. Il Comitato è competente, in particolare, nel:
a) favorire la conoscenza e il rispetto del Codice etico, anche fornendo pareri o chiarimenti sulle sue disposizioni ovvero intervenendo su tutte le questioni interpretative che possano sorgere;
b) esprimere pareri, dal contenuto vincolante, su segnalazioni di inosservanza del Codice etico indirizzate agli organismi di garanzia previste dallo Statuto;
c) redigere una relazione annuale sullo stato di attuazione del Codice etico, offrendo, ove necessario, proposte di modifica o di integrazione.

Etichette


Partito Democratico di S. Marco in Lamis (FG) - Via Garibaldi