Portale del Circolo del PD di San Marco in Lamis
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mercoledì 22 settembre 2010
Ospedale - Il Sindaco in testa a una delegazione manifesta davanti il Consiglio della Regione Puglia
Questa mattina una numerosa delegazione di cittadini di San Marco in Lamis guidata dal Sindaco Avv. Michelangelo Lombardi da alcuni assessori e consiglieri comunali hanno manifestato a Bari davanti la sede del consiglio della Regione Puglia. Un sit in con cartelloni con vari slogan hanno fatto da cornice alla protesta per la preannunciata chiusura dell'ospedale ciittadino. Ad ascoltare le richieste della delegazione sammarchese i vari assessori e consiglieri della Regione da Dino Marino "presidente della commissione sanità" a Elena Gentile " assessore alla solidarietà e alle politiche sociali" oltre a numerosi consiglieri di maggioranza e di opposizione. Durante la mattinata Il Sindaco è stato ricevuto all'interno dalla presidenza del consiglio per dichiarare la motivazione della manifestazione, esponendo la perplessità di una collettività che sente voci sempre più insistenti per una chiusura imminente dell'Umberto I° di San marco in Lamis, senza nessuna dichiarazione ufficiale giunta dagli organi regionali. Tutto questo rientra nel piano di stabilità della regione Puglia sulla sanità, che prevede la chiusura di 18 ospedali. La scure dei tagli alla sanità pugliese arriva da Bari, passando tra i corridoi della Regione Puglia dove in questi giorni hanno emesso anche la “condanna” dei nosocomi di San Marco in Lamis, Torremaggiore, Monte Sant'Angelo. Da qui a due anni, infatti, con l’entrata in vigore del cosiddetto “Piano di r i e n t ro ” della Regione la rete ospedaliera pugliese conterà 2 mila e 200 posti letto in meno rispetto alla situazione attuale; un risultato che sarà raggiunto passando anche e soprattutto per la dismissione di 18 ospedali e l'Umberto I° compagno di sventura di altri 17 ospedali sparsi fra tutte le Asl della Puglia. I cittadini di San Marco non ci stanno ad una politica dei tagli non razionale, ma fatta solo per eliminare i costi a discapito dell'assistenza dei più deboli e cioè degli ammalati, sicuramente i tagli si possono fare ma su settori ben diversi dai posti letto.
da www.sanmarcoinlamis.org
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