L'AQUILA - Un terremoto di 5,8 gradi della scala Richter è avvenuto alle 3,32 con epicentro in Abruzzo, a circa 10 km dall'Aquila. La scossa è stata nettamente avvertita in tutto il centro Italia. Giulio Selvaggi, direttore del Centro nazionale terremoti, ha dichiarato che un sisma di questo tipo è considerato «moderato, con un'intensità 30 volte inferiore a quella che nel 1980 devastò l'Irpinia». Il capo della Protezione Civile, che è giunto all'Aquila, ha parlato di una «situazione drammatica, la peggiore tragedia di questo inizio millenio». Secondo Selvaggi «il fenomeno sismico è ancora in atto. Dalla prima scossa si sono verificate decine di repliche di cui la più forte alle 4,27 di 4,6 gradi».
Drammatico il bilancio, peraltro provvisorio e certamente destinato ad aumentare: 27 morti accertati, centinaia di feriti e migliaia di sfollati. Tra le vittime ci sono almeno cinque bambini. Centinaia gli edifici crollati completamente o in parte, migliaia quelli lesionati e inagibili. Gli sfollati potrebbero essere 45-50 mila.
Ma è dai paesi vicini all'Aquila, raggiunti solo nelle prime ore della mattina, che stanno iniziando ad arrivare notizie di danni ingenti. Una delle situazioni più drammatiche è a Onna, dove il 50% delle case è crollato, e a Paganica. Una situazione «bruttissima» la definiscono i soccorritori giunti sul posto, che ricorda quella del terremoto dell'Umbria.
da www.corriere.it
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