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giovedì 19 marzo 2009

RIFIUTI: rischia la chiusura la discarica di Vieste

Il ciclo dei rifiuti nell’ATO FG1 ha raggiunto un livello di criticità tale da imporre, innanzitutto alla Provincia, lo studio e l’adozione di un programma concertato di gestione dell’emergenza che scaturirà dalla inevitabile chiusura della discarica di Vieste.
E', in estrema sintesi, l’esito dell’incontro, svoltosi nel pomeriggio di ieri presso la sede dell’Unione provinciale, sul delicato tema della gestione del sistema di stoccaggio e smaltimento cui hanno partecipato: Aldo Ragni, responsabile provinciale Organizzazione; Peppino Marcucci, responsabile provinciale Enti locali; i sindaci e i segretari del PD dei Comuni garganici che compongono il bacino Foggia 1, presenti, tra gli altri, i primi cittadini di Apricena, San Marco in Lamis, Vico del Gargano e l'assessore all’Ambiente di San Nicandro Garganico; il coordinatore provinciale dell’Assorato e presidente dell’ATO FG4, Matteo Valentino; il sindaco di Deliceto e presidente dell’ATO FG5, Benito Nigro.

L’urgenza di imprimere una svolta alla governance del ciclo dei rifiuti dipende dalla paventata chiusura della discarica di Vieste il prossimo 31 marzo. «Tale rischio è scongiurabile solo se, entro lo stesso termine, la Provincia autorizzi il progetto di sopralevazione del 'panettone' – ha spiegato Vito Zuccarino, sindaco di Apricena - che l’Amministrazione comunale di Vieste ha formalmente presentato lunedì scorso». Tale intervento emergenziale, però, rinvierebbe la chiusura definitiva dell’impianto al 30 settembre.

«A partire da quella data – ha sottolineato il sindaco di San Marco in Lamis, Michelangelo Lombardi – l'emergenza è inevitabile ed è nostro dovere, unitamente all’Amministrazione provinciale, elaborare soluzioni per ridurre l’impatto finanziario sui bilanci comunali e sui fondi che l’ATO avrà a disposizione per la pianficazione d’ambito e l’incremento della raccolta differenziata». Per ridurre l’impatto della crisi, «occorre accelerare e sostenere, prima a Palazzo Dogana poi in Regione Puglia, il percorso amministrativo intrapreso dall’Amministrazione comunale di San Nicandro Garganico per l’individuazione del sito idoneo ad accogliere l’impianto di biostabilizzazione e la discarica di soccorso», ha aggiunto Luigi Damiani, sindaco di Vico del Gargano. A questo proposito, l’assessore all’Ambiente di San Nicandro, Riccardo Tricarico, ha ribadito quanto già affermato in occasione di altri incontri istituzionali: «Entro la fine del mese, il Consiglio comunale si pronuncerà sullo studio di fattibilità già sottoposto al vaglio della cittadinanza». Quanto è accaduto e accadrà nel bacino garganico è «il risultato di un insieme di criticità che, un pò ovunque, i Comuni e le Province fanno fatica ad affrontare», ha affermato Matteo Valentino, riferendosi ai problemi connessi a: localizzazione degli impianti; definizione degli assetti e dei compiti degli organismi di gestione; programmazione finanziaria. «Quando, a causa dei ritardi, si precipita nell’emergenza – ha aggiunto Benito Nigro – rischiano di essere travolte anche le buone prassi amministrative, ed è un lusso che non possiamo permetterci».


lagazzettadelmezzogiorno.it

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