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lunedì 20 ottobre 2008

Proposte del PD anti crisi

La crisi si vede, non è passata neanche dal punto di vista della tempesta finanziaria. È di dimensioni imponenti e dopo le massicce iniezioni di milairdi di euro e di dollari imperversa sui mercati”, così Walter Veltroni presenta le undici proposte del governo ombra del PD per integrare il piano del governo per fronteggiare la crisi finanziaria. Se il governo è stato attento alle banche il PD propone interventi sull'economia reale a favore dei ceti più deboli e per sostenere le piccole e medie imprese.
"Senza fare allarmismi ma anche senza sottovalutarne la portata vogliamo affrontare questa crisi con grande senso di responsabilità" ha detto Walter Veltroni durante la conferenza stampa nella sede del partito criticando l'atteggiamento del presidente del Consiglio per le "frasi dette e poi smentite" riguardo alla portata della crisi. “Il presidente del Consiglio ha sostenuto il 13 ottobre alle 16 che la crisi non avrebbe coinvolto l'economia reale salvo poi dire, il 15 ottobre alle 17, che invece i riflessi ci saranno. Noi non ci abitueremo mai a questo modo di fare. Anche perché se si ferma il sistema delle piccole e medie imprese si ferma l’economia”. Per questo il Pd è "disponibile" a sostenere il piano del governo "ma serve altro, un sostegno alle piccole e medie imprese che soffrono una condizione particolarmente difficile e hanno bisogno subito di un'iniezione di fiducia e sicurezza da parte dello Stato, un intervento a sostegno della domanda interna, salari, stipendi e pensioni e per la cassa integrazione". Insomma "il governo deve mettere in campo una manovra anticiclica - insiste Veltroni - perchè non basta garantire le banche. Si tratta della proposta di un'opposizione seria e responsabile che avanza soluzioni positive”. E fa il paragone con gli Stati Uniti, dove i democratici hanno sostenuto il piano Paulson modificandolo. “Ci troviamo in una situazione drammatica - sottolinea il leader del Pd - che richiederebbe un clima, un fair play, un senso della drammaticità che mi pare sfugga a chi ha pro tempore la responsabilità del governo".

E Pierluigi Bersani, ministro ombra dell’economia attacca pesantemente i messaggi tranquillizzanti del premier e del ministro Tremonti: “Chiedersi se la crisi finanziaria incida sull’economia reale era un esercizio inutile, come chiedersi se l’alfabeto si fermasse alla lettera B. Invece diamo voce a chi non ce l’ha: famiglie, lavoratori, piccole imprese”. E sulla Finanziaria annuncia di voler mettere “i puntini sulle i. La nuova finanziaria triennale con l’abolizione dell’ICI per tutti, la Robin tax e la detassazione degli straordinari è una manovra ciclica, da economia in espansione. Serviva con banche in crescita e imprese che danno lavoro. Ma Robin sta già restituendo la tax!”

11 i provvedimenti che il PD presenterà come emendamenti in Parlamento (qui il testo completo
).

Per la trasparenza ed il controllo democratico:

1. Previsione di parere obbligatorio vincolante a maggioranza qualificata da parte delle Commissioni Finanze di Camera e Senato per tutti i provvedimenti attuativi delle disposizioni contenute nei decreti legge 155/08 e 157/08;
2. Istituzione di un comitato ad hoc per l’attuazione delle misure previste nei decreti 155/08 e 157/08. Il comitato, presieduto dal Ministro dell’Economia, è composto dal Governatore della Banca d’Italia, dal Presidente della Consob, e due componenti aventi requisiti di elevata professionalità ed assenza di conflitti di interesse, nominati dai presidenti di Camera e Senato;

Per le famiglie:

3. A partire da Dicembre 2008, in corrispondenza del pagamento della 13-esima mensilità, riduzione delle imposte sui redditi da lavoro e da pensione per un importo medio di 400 euro all’anno attraverso l'aumento delle detrazioni. L’intervento, da prevedere nel Disegno di Legge Finanziaria, implica una rimodulazione del percorso di raggiungimento del pareggio del bilancio delle pubbliche amministrazioni;

4. In considerazione della decisione della BCE di offrire rifinanziamento illimitato al 3,75% alle banche dell’area Euro, sostituzione dell'Euribor (oltre il 5% la media al 15/10/08) con il tasso applicato dalla BCE al rifinanziamento delle banche quale tasso di riferimento per il calcolo delle rate dei mutui a tasso variabile contratti per l'acquisto dell'abitazione di residenza;

5. Accesso dei piccoli risparmiatori possessori di obbligazioni o polizze index linked inesigibili alle tutele previste per i risparmiatori Parmalat, Cirio, ecc.;

Per le micro, piccole e medie imprese:

6. Concessione ai Confidi dell'artigianato, del commercio e dell'industria della garanzia dello Stato per i crediti in essere e per i crediti concessi, fino al 30/06/09, alle micro, piccole e medie imprese. Istituzione ed avvio, entro il 30/06/09 di un fondo interbancario di garanzia dei crediti concessi alle micro, piccole e medie imprese. In tale quadro, sollecitare le banche a sospendere le richieste di rientro alle micro, piccole e medie imprese. In assenza di escussione delle garanzie, l’intervento non determina riflessi sui saldi di finanza pubblica;

7. Accelerazione dei pagamenti dovuti dalle pubbliche amministrazioni alle micro, piccole e medie imprese, fissando un limite inderogabile di 60 giorni;

8. Previsione di una soglia di credito alle micro, piccole e medie imprese (ad esempio, per il 2008, almeno la media dell'ammontare concesso nel biennio 2006-07) per l'accesso delle banche agli interventi previsti nei DL 155/08 e 157/08;

Per i lavoratori a rischio di disoccupazione:

9. Estensione in via straordinaria e temporanea, previa valutazione del Ministero del Welfare, dell’accesso agli ammortizzatori sociali ai lavoratori colpiti dalla crisi e sprovvisti di copertura assicurativa;

Per lo sviluppo:

10. Ripristino della piena operatività del credito d'imposta per gli investimenti delle imprese nel Mezzogiorno;

11. Ripristino, attraverso il ricorso temporaneo ad un anticipo da parte di Cassa Depositi e Prestiti (ex art. 78, c. 8 del DL 112/08), delle risorse per gli investimenti tagliate dai recenti interventi di finanza pubblica;

12. Sostenere un piano straordinario di investimenti in infrastrutture di interesse europeo (per l’energia, per la mobilità) da finanziare attraverso l’emissione di Eurobonds come proposto da Delors negli anni '90.

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