NO ai tagli di 7,8 miliardi di euro in 3 anni sull'istruzione |
NO al taglio di 87.400 docenti e 44.500 ata |
NO alla chiusura delle autonomie scolastiche con meno di 500 alunni e degli edifici scolastici con meno di 50 alunni |
NO ad un insegnante unico nella scuola dell'infanzia e al ritorno all'anticipo per i bambini di due anni e mezzo |
NO al maestro unico e alla riduzione dell'orario settimanale a 24 ore |
NO alla riduzione del tempo scuola nell'infanzia, nelle elementari e nelle medie |
NO a ridurre di due anni il percorso di istruzione obbligatoria, ritornando all'obbligo a 14 anni |
NO alle "classi di inserimento" per i bambini stranieri |
NO all'indebolimento dell'istruzione tecnica e professionale, con la riduzione delle ore di laboratorio e degli insegnanti tecnico-pratici |
| il PD vuole e si impegna |
PER l 'innovazione della scuola , perchè conosce i limiti, oltre alle straordinarie qualità, della scuola che c'è. Il PD propone norme e indirizzi per sostenere insegnanti e dirigenti nell'azione del cambiamento |
PER realizzare una scuola più seria e rigorosa, che valorizzi maggiormente il merito e conduca tutti i ragazzi - tutti e non uno di meno - ai livelli di saperi e di competenze essenziali per affrontare la vita e il lavoro. |
PER aumentare i posti negli asili nido , per avvicinarsi all'obiettivo europeo del 30% rispetto ai bambini 0-3 anni |
PERdiffondere l'esperienza delle "sezioni primavera" per i bambini dai 2 ai 3 anni, in alternativa all'anticipo e per diffondere l'offerta educativa anche in quelle realtà dove non c'è il nido |
PER generalizzare la scuola dell'infanzia a tempo pieno, con due insegnanti |
PER diffondere il tempo pieno alla scuola elementare e il tempo prolungato nella scuola media |
PER applicare le nuove indicazioni nazionali per il primo ciclo (scuola dell'infanzia, elementare e media) e per i due anni dell'istruzione superiore obbligatoria |
PER potenziare il diritto allo studio (borse di studio, libri di testo anche nella scuola superiore dell'obbligo) |
PER valorizzare la cultura tecnica e scientifica con adeguate modifiche dei piani di studio della scuola superiore |
PER rafforzare l' istruzione tecnica e professionale , anche con l'ampliamento dei laboratori e delle esperienze di stages e di alternanza scuola-lavoro |
PER portare tutti i ragazzi - tutti e non uno di meno - ad una qualifica professionale e almeno l'85% a un diploma di scuola superiore . Ciò significa ridurre decisamente la dispersione scolastica che ancora oggi è intorno al 22% |
PER garantire l' apprendimento per tutto l'arco della vita , come diritto di ogni cittadino |
PER supportare con strumenti culturali, tecnici e con risorse adeguate il carattere inclusivo della scuola, qualificando i processi di integrazione degli alunni stranieri e dei disabili |
PER realizzare una scuola più sicura e di qualità sia negli edifici e nelle strutture, sia nella stabilizzazione degli insegnanti e del personale tecnico precario, con finanziamenti adeguati e con l'attuazione del piano delle 180 mila assunzioni |
PER valorizzare la professionalità dei docenti , con un piano straordinario di aggiornamento |
PER valorizzare le autonomie scolastiche e la loro relazione con le autonomie locali, l'associazionismo, il volontariato, il mondo del lavoro, della cultura e dello sport |
PER innovare gli organi di governo delle autonomie scolastiche, superando gli attuali organi collegiali, per favorire il radicamento delle autonomie scolastiche nel territorio, la partecipazione degli studenti e l'attuazione del "patto educativo" tra scuola, studenti e famiglie |
PER attivare un sistema di valutazione , gestito da una "autorità esterna", relativo al funzionamento delle autonomie scolastiche e ai risultati di apprendimento, in termini di crescita relativa, conseguiti dai ragazzi; la valutazione deve, inoltre, riguardare docenti e dirigenti scolastici |
Sì al miglior utilizzo delle risorse. No ai tagli indiscriminati
Il PD ritiene essenziale che ogni risorsa per l'istruzione venga utilizzata al meglio, perchè i bisogni e le necessità di qualificazione sono tanti e le risorse ad essi destinate non sono adeguate. Occorre investire di più sugli edifici, sulle attrezzature, sui laboratori; occorrono investimenti per la formazione e la valutazione dei docenti; occorre aumentare la spesa per ridurre la dispersione scolastica e per sostenere il diritto allo studio. Il PD è favorevole ad interventi di razionalizzazione della spesa, a condizione che i risparmi rimangano nei territori e nelle scuole che li hanno realizzati. Tutto ciò è possibile e già normato dalla Legge Finanziaria 2008, che prevede l'attivazione di piani di sperimentazione in varie province.
La scuola ha già ridotto la propria spesa (dal 3,9% del PIL nel 1990 al 2,8% nel 2007), ora deve migliorarla e finalizzarla in modo più puntuale.
E' l'esatto contrario di ciò che sta facendo il Governo con i drastici tagli orizzontali - indiscriminati - che penalizzano le realtà migliori. E' assai grave che il Governo abbia rifiutato di applicare una sperimentazione volta a rendere più efficiente ed efficace la spesa per la scuola. E' assai grave che il Governo non voglia collaborare - ma solo commissariare - con le Regioni e le autonomie locali che sono decisive nel qualificare l'offerta scolastica.
Tutto ciò dimostra che l'obiettivo del Governo non è migliorare la scuola, ma impoverirla e destrutturarla con tagli insostenibili.
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